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È la moglie di vito chechile, ferita nel sinistro
È la moglie di vito chechile, ferita nel sinistro
Tragedia SP430, ricostruzione incidente: c’è una testimone oculare
Redazione
12 febbraio 2014 15:40
Eye
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AGROPOLI. C’è un testimone oculare dello spaventoso incidente avvenuto domenica sera lungo la SP430, variante alla SS18 Cilentana, costato la vita a Gianfranco De Santis 44enne di Capaccio, al 53enne ebolitano Vito Chechile, ad Emma D’Auria 29enne di Pontecagnano, e ad Annunziata Sorrentino, 50 anni di Cava de’ Tirreni. A raccontare agli investigatori cosa sarebbe successo è stata la moglie di Chechile, Maria Luisa Radano, che viaggiava a bordo dell’auto insieme al marito, la figlia e la suocera, tutte e tre rimaste miracolosamente illese nel tremendo impatto. La donna è giunta in caserma, lunedì scorso, e ha raccontato la sua versione circa cosa sia successo in quei drammatici momenti. Tre le auto coinvolte nel sinistro: secondo la Radano, Emma e Tina si trovavano a bordo della Fiata Bravo, seguita dall’Alfa 156 guidata da Chechile, mentre De Santis procedeva a bordo della Mercedes Clk, in direzione Vallo. Ad un certo punto, una delle due auto, forse per evitare un ostacolo, si è accentrata sulla carreggiata causando lo scontro frontale tra la Bravo e la Mercedes, la quale si è impennata finendo rovinosamente sulla 156 che sopraggiungeva in direzione Battipaglia. Intanto, la Procura di Vallo della Lucania continua a lavorare per ricostruire la dinamica del sinistro. Il sostituto procuratore, Alfredo Greco, titolare dell’inchiesta, ha affidato la consulenza tecnica all’ing. Bertini, che dovrà periziare le auto distrutte nell’impatto, attualmente sequestrate, ed ispezionare il luogo dell’incidente. Secondo quanto sta emergendo dall’inchiesta della Procura, l’alta velocità e sorpassi azzardati spiegherebbero le cause dell’incidente.



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