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si sono avvalsi della facoltÀ di non rispondere
si sono avvalsi della facoltÀ di non rispondere
Capaccio-Castellabate, spaccio di droga: scena muta dei pusher
Redazione
07 aprile 2014 23:09
Eye
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CAPACCIO-CASTELLABATE. Scena muta, oggi, davanti al gip i tre capaccesi arrestati nell’ambito dell’operazione “Scalo”, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno, diretti dal magg. Michele De Maio. I fratelli Luigi e Rocco Stabile e Cristian Vecchio, sottoposti agli arresti domiciliari, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip Bruno De Filippis del Tribunale di Salerno nel corso dell’interrogatorio di garanzia slittato ad oggi pomeriggio a causa dell’allarme bomba che, questa mattina, ha provocato l’evacuazione del Palazzo di giustizia salernitano e della vicina scuola elementare. Tutti e tre sono assistiti dall’avv. Mario Valiante, il quale ha annunciato ricorso al Tribunale del Riesame per richiedere l’annullamento dell’ordinanza di custodia ai domiciliari per mancanza di riscontri probatori. A finire ai domiciliari, il 1° aprile scorso, erano state cinque persone: l’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita anche nei confronti di Rocco Tramutola, 50enne di Castellabate, e del piemontese Alessio Cuomo, residente ad Eboli. Quasi 2 anni di indagini da parte dei carabinieri hanno permesso di acquisire una serie di indizi che hanno consentito di individuare responsabilità a carico delle cinque persone che pur avendo rivestito ruoli diversi, sono risultati responsabili, in concorso ed a vario titolo, di aver condotto un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti, di diverse tipologie, nei comuni di Capaccio, Agropoli, Castellabate ed Eboli.



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