CAPACCIO-CASTELLABATE. Fissata per il 23 aprile prossimo l’udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame per i fratelli Luigi e Rocco Stabile e Cristian Vecchio, i tre capaccesi arrestati nell’ambito dell’operazione “Scalo”, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno, diretti dal magg. Michele De Maio, il 1° aprile scorso. Tutti e tre sono assistiti dall’avv. Mario Valiante, il quale ha presentato istanza per ottenere l’annullamento dei gravi indizi posti a base dell’ordinanza di custodia ai domiciliari.  Nelle more, il legale ha presentato anche istanza al gip Bruno De Filippis del Tribunale di Salerno per ottenere l’autorizzazione al lavoro per Rocco Stabile e Cristian  Vecchio. Entrambi avrebbero esigenza di lasciare i domiciliari, per alcune ore al giorno, al fine di espletare necessità legate alle rispettive attività lavorative che i due svolgevano precedentemente all’arresto. A finire ai domiciliari furono in tutto cinque persone: la medesima ordinanza restrittiva fu eseguita anche nei confronti di Rocco Tramutola, 50enne di Castellabate, e del piemontese Alessio Cuomo, residente ad Eboli. Quasi due anni di indagini da parte dei carabinieri hanno permesso di acquisire una serie di indizi che hanno consentito di individuare responsabilità a carico dei cinque che, pur avendo rivestito ruoli diversi, sono accusati in concorso ed a vario titolo, di aver condotto un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Capaccio, Agropoli, Castellabate ed Eboli.