CAPACCIO-AGROPOLI. Si è tenuta questa mattina, presso il Tribunale di Salerno, la prima udienza del processo relativo al blitz antidroga tra Agropoli e Capaccio, che portò all'esecuzione di 15 ordinanze di custodia cautelare. Per quasi tutti i 15 imputati, è stata avanzata richiesta di patteggiamento con l’applicazione della lieve entità, che alleggerisce il capo di imputazione; dall’art 73 DPR 309/90 comma 1, al 5 comma, infatti è prevista nella seconda ipotesi, una pena edittale che va da 1 a 6 anni di reclusione, anziché da 6 a 20 anni. Chiesti, di reclusione, 1 anno e 6 mesi per Damiano Merola, 1 anno e 4 mesi per Roberto Ronsini e 1 anno e 2 mesi per Osvaldo Ronsini; i legali hanno fondato le loro richieste sulla incensuratezza degli imputati e sulla quantità imprecisata di droga (eroina e cocaina) che i predetti avrebbero venduto, ceduto o procurato ad altri. Per Carmela Lambiase, difesa dall’avv. Giovanni Oricchio, è stata avanzata richiesta di rito abbreviato condizionato; per Paolo De Martino, avanzata richiesta di rito abbreviato subordinato alla richiesta di patteggiamento della pena; per Vincenzo Citro avanzata richiesta di rito abbreviato non condizionato. Per Michele Arenella chiesto il non luogo a procedere; Osvaldo Ronsini, scortato e presente in aula, ha reso con pacatezza dichiarazioni spontanee al gup chiarendo la propria posizione processuale. A seguito di ciò, il pm ha espresso parere favorevole alla richiesta del suo difensore, l’avv. Benedetta Sirignano, alla sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la misura dell’obbligo di firma, sulla quale il gup si è riservata. Il giudice Maria Zambrano ha rinviato la prossima udienza al 7 maggio, disponendo che i detenuti non siano scortati dagli agenti di polizia giudiziaria.