CILENTO. Il Cilento si conferma territorio caratterizzato dalla ottima qualità del mare. Il Ministero della Salute ha diffuso on line i dati relativi alla condizione delle acque in Campania elaborati in base alle informazioni inviate dall'Arpac che ha eseguito nella prima parte di aprile dei rilevamenti sul territorio. Semaforo verde in provincia di Salerno mentre tra Napoli e Caserta si segnalano numerose zone interdette alla balneazione, nello specifico nei comuni Castelvolturno, Giugliano, Pozzuoli, San Giovanni a Teduccio, Torre del Greco, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. La qualità delle acque del Mare Tirreno migliora lungo la penisola sorrentina e amalfitana. Qui risultano inquinati alcuni tratti di costa in prossimità dei corsi d'acqua: ad Atrani, a Vietri sul Mare alla foce del Bonea, a Salerno alla foce dell'Irno. Tra Pontecagnano e Battipaglia acque inquinate nelle località Santa Margherita, Spineta e Picciola. Proprio lungo la costa battipagliese sorgono i maggiori problemi con l'Arpac che effettuerà nei prossimi giorni nuovi rilevamenti risultando inquinato quasi un chilometro e mezzo di litorale a causa del fiume Tusciano e dell'assenza di un adeguato sistema di depurazione. Acqua pulita nel comune di Capaccio che quest'anno potrebbe per la prima volta ottenere dalla Fee la Bandiera Blu d'Europa. La qualità delle acque è classificata "sufficiente" soltanto alla foce ovest del Sele, Eccellente in tutti gli altri tratti di costa. Ad Agropoli la sufficienza è per il tratto di mare dove sfocia il fiume Testene, qualità "buona" nei pressi del porto dove potrebbe tornare fruibile la spiaggetta della Marina, "Eccellente" altrove. Nelle aree a sud l'acqua si classifica sempre "Eccellente" ad eccezione di piccoli tratti di costa nei comuni di Centola (frazione Palinuro), Scario (Frazione di San Giovanni a Piro) e Sapri.