CAPACCIO. Un giorno storico, non c’è che dire. Anche a Capaccio, infatti, è arrivato il metano. E non è un caso, probabilmente, che ciò sia avvenuto proprio nel giorno di Santa Rita, quella delle grazie impossibili. Un iter burocratico durato quasi un quarto di secolo, esattamente 10 invece gli anni impiegati per accendere finalmente la prima fiammella, ieri, al Rettifilo (nella foto). D’ora in avanti, con l’avanzare dei lavori, tutti i cittadini capaccesi, dal Capoluogo alla costa, potranno allacciarsi alla rete del gas naturale, con evidenti vantaggi per l’ambiente e notevoli risparmi in bolletta, fino al 40% in meno: un dato molto rilevante in tempo di crisi economica per famiglie ed attività produttive, ricettive e lattierocasearie. Premiata, dunque, la determinazione dell’Amministrazione Voza e la testardaggine di quella di Albanella, con i due primi cittadini, Italo Voza e Giuseppe Capezzuto, che passeranno alla storia come i sindaci del metano: non è cosa da poco, visto che si tratta di un’opera di quasi 20 milioni di euro, tutti a carico dell’Amalfitana Gas che gestirà la rete per 12 anni. E ieri, all’accensione della fatidica prima fiammella, benedetta da padre Lino, si è creata davvero un’atmosfera incredibile, quasi da miracolo. C'erano proprio tutti. Tra applausi e strette di mano, l’ing. Messineo (direzione dei lavori) e l’ing. De Flammineis (Amalfitana Gas), citano l’inchiesta “Scandalo metano” portata avanti da StileTV: “È stata veramente decisiva per sbloccare la situazione, non ci credevamo nemmeno noi, è giusto che tutti i cittadini di Capaccio lo sappiano”. Anche il sindaco Capezzuto, dal palco, non dimentica: “Tutto è iniziato quando StileTV è entrata nella notizia… grazie veramente”. 

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