Attualità
SORPRESI DAGLI AGENTI DELLA FORESTALE
SORPRESI DAGLI AGENTI DELLA FORESTALE
Aquara, caccia al cinghiale in area protetta: denunciati tre bracconieri di Roccadaspide
Comunicato Stampa
23 ottobre 2014 13:02
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AQUARA. Durante la stagione venatoria in corso, sono stati predisposti da parte del C.T.A. di Vallo della Lucania, diretto dal vqa Fernando Sileo, una serie di controlli atti a prevenire e reprimere fenomeni di bracconaggio nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ad Aquara, in località Tempa Cavallo, il Comando Stazione Forestale di Ottati ha sorpreso tre persone che esercitavano una battuta di caccia al cinghiale in area protetta. I bracconieri, di cui uno pizzicato mentre si nascondeva armato in compagnia di un cane nella folta macchia mediterranea, dopo essere stati inseguiti venivano prontamente fermati e identificati dagli agenti. Per i tre è scattata la denuncia a piede libero, con il sequestro delle armi e di tutto il munizionamento (nelle foto). Si tratta di tre persone tutte residenti a Roccadaspide. Per i tre bracconieri, oltre alla contestazione dei reati penali di caccia in area protetta ed introduzioni di armi nella medesima, si prevedono altre sanzioni accessorie come la confisca delle armi e la sospensione della licenza di caccia. Il monitoraggio delle aree protette e dei territori agro-silvo-pastorali continua con dedizione ed impegno da parte degli uomini del Corpo Forestale, per contrastare l’attività venatoria esercitata illegalmente, ma soprattutto per la repressione delle illegalità a danno degli animali e dell’ambiente naturale. Dall’inizio dell’anno, sale a 15 il numero delle persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato per il reato di caccia in zona sottoposta a speciale protezione e, per introduzione clandestina di armi.



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