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giÀ presenti a gromola e montecorvino
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Capaccio, convegno su piantagioni bambù. Coldiretti: "Utili per bonificare terre contaminate"
Comunicato Stampa
25 ottobre 2014 09:55
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CAPACCIO PAESTUM. Piantagioni di bambù per bonificare le terre contaminate della Regione Campania. È la proposta lanciata dal presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, intervenendo al convegno sulle prospettive di coltivazione di bambù gigante in Campania, promosso dal Consorzio Bambù Italia, tenutosi nel pomeriggio di ieri all'hotel Ariston di Capaccio Paestum.
“L’idea – spiega Sangiorgio – potrebbe essere quella di piantare bambuseti laddove oggi sorgono discariche o in aree contaminate dove è stata dichiarata la non produzione. In questo modo, gli agricoltori potrebbero mantenere un’alta redditività dei propri terreni, riconvertendo la propria attività e contribuendo a riqualificare l’ambiente”. Secondo quanto emerso dall’incontro promosso dal Consorzio Bambù Italia, esperimenti di questo genere si sono già registrati nel Lazio e in alcune ex discariche urbane riconvertite a parco: “L’idea di installare bambuseti in aree marginali o in abbandono – spiega Sangiorgio – potrebbe essere interessante, così da recuperare terreni per la fitodepurazione e la protezione del territorio da frane e dissesti idrogeologici”. Un campo di possibilità che apre nuovi spazi per l’agricoltura, insomma. La coltivazione di bambù rappresenterebbe una valida opportunità capace di riattivare l’economia con nuova occupazione, denitrificare suoli contaminati e assorbire CO2 atmosferico. Due anni fa un’azienda piemontese vinse l’Oscar Green - il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa per dare spazio all’innovazione nell’agricoltura – grazie alla prima coltivazione di bambù interamente “made in Italy”. “La coltivazione del bambù è una nuova opportunità per il territorio italiano – fa eco il presidente del Consorzio Bambù Italia Fabrizio Pecci - ma ha bisogno di un progetto solido che valorizzi il crescente numero di bambuseti tramite la raccolta dei prodotti e la conseguente distribuzione sul mercato, creando quindi una vera filiera del bambù made in Italy”. In provincia di Salerno, bambuseti sono già stati impiantati a Macchia di Montecorvino Rovella e in contrada Gromola a Capaccio Paestum. 

Al convegno hanno partecipato anche i vertici della BCC di Aquara, il presidente Luigi Scorziello e il direttore Antonio Marino, che hanno assicurato sostegno ai progetti di investimento attraverso specifiche linee creditizie. 



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