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"Terra Miti", inaugurata mostra d'arte fotografica in Piazza Basilica a Paestum
Redazione
30 ottobre 2014 14:04
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. In concomitanza della XVII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, è stata inaugurata nella suggestiva Piazza Basilica, la 1° edizione della mostra d’arte fotografica collettiva “Terra Miti”, organizzata dall’Istituzione Poseidonia e il Comune di Capaccio Paestum, con il sostegno del gruppo Amatelier Wedding in Paestum, Photo Art Community e il Campanaro Photo and News (nelle foto). In esposizione gli scatti fotografici di quattro artisti: Gianni Grattacaso, Pasquale Capano, Andrea Taddeo e Rosario Marino. La mostra, presentata da Antonio Capano e accompagnata da un “Timelapse” sul Cilento a cura di Luca Scudieri, resta aperta per un mese intero nei seguenti orari: 10:00 – 22:00.
“In occasione della Bmta, che riteniamo sia una grande vetrina per la nostra amata Paestum, con entusiasmo sosteniamo una mostra fotografica di grande valore artistico e impatto visivo”, fa sapere Chiara Buccella del gruppo Amatelier. “L'Istituzione Poseidonia, che ho il piacere di rappresentare, accoglie quest'anno la prima edizione della mostra fotografica "Terra Miti", poiché ritengo sia un'eccezionale iniziativa di valenza culturale – dichiara il presidente Vincenzo Cerullo - attraverso questo evento abbiamo, oggi, la possibilità di evidenziare il forte valore rievocativo del nostro territorio”.
"Il naming “Terra Miti” nasce dal mito - spiega l'archeologo Antonio Capano - che interessa ogni popolo ed ogni territorio, infatti si coglie una dimensione della realtà umana in cui emerge la forza simbolica dell’immaginazione, che non pretende di offrire la verità scientifica ma solo di esprimere la verità di certe percezioni divise tra opposte tendenze della sublimazione o della perversione, in cui all’eroe ed alla sua lotta contro un mostro dal significato determinato o determinabile (Chevalier-Gheerbrant) è affidato il compito della vittoria o della sconfitta sugli istinti, riflesso degli stadi evolutivi della civiltà". Questo mito è stato affrontato in questa sede da due dei fotografi d’arte, Pasquale Capano e Andrea Taddeo, che lo hanno interpretato ognuno secondo la propria sensibilità e cultura, mentre un altrettanto profondo dilemma tra una realtà concreta ed una realtà di finzione che frustra le genuine aspirazioni umane è trattato nelle foto di Gianni Grattacaso. Non meno affascinanti le tematiche affrontate da Rosario Marino che non resiste al richiamo del vissuto e dei monumenti che lo interpretano e lo comunicano all’osservatore tramite figure che ritornano a popolarlo, entrando anch’esse in una dimensione “mitica” intesa in senso onirico, di desiderio di riappropriarsi di una realtà di cose e di valori che ormai non esistono nella loro originaria funzione.
La natura e le caratteristiche del paesaggio variegato del Cilento ci vengono offerti in una tecnica di alta qualità da Luca che non perde nemmeno per un attimo, nella sequenzialità, quasi filmato delle immagini, il valore rievocativo e suggestivo del territorio. Quattro personalità, otto occhi curiosi interpretano il Cilento, e scelgono di raccontare la connessione tra le aspirazioni umane, la storia, i valori fondanti della civiltà e gli elementi della vita. Un viaggio fotografico che farà girare la testa, pur restando fermi.



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