Attualità
ANGELA SERRA E FRANCO NATALE: VIADOTTO SENZA GUARDRAIL
ANGELA SERRA E FRANCO NATALE: VIADOTTO SENZA GUARDRAIL
Capaccio, madre e figlio morti sulla SP430: condanna a 6 mesi per dirigente della Provincia
Alfonso Stile
21 novembre 2014 23:48
Eye
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CAPACCIO-CERASO. Non verificò le necessarie condizioni di sicurezza stradale, omettendo di controllare la presenza di adeguata barriera guard rail, cagionando per negligenza, imprudenza ed imperizia (art. 589 commi 1 e 2) la morte di due persone, madre e figlio, in un tragico incidente stradale: dirigente della Provincia di Salerno condannato in appello a 6 mesi di reclusione (pena sospesa). Si tratta dell’arch. Angelo Cavaliere, responsabile dell’Ufficio Tecnico, che in primo grado nel 2009 era stato assolto dal giudice del Tribunale di Vallo della Lucania, Valeria Cerulli, “perché il fatto non sussiste”. Con lui, furono assolti altri quattro imputati, tutti dipendenti dell’ente provinciale: il capoarea Adriano Petrazzuolo; il dirigente del Settore Viabilità, Michele Angelo Lizio; il responsabile del Gruppo Stradale, Giovanni Sammartano, e il capo cantoniere Antonio Dura.
Una sentenza attesa 9 lunghi anni e giunta, per uno strano segno del destino, quasi in concomitanza con la drammatica notte tra il 17 ed il 18 novembre del 2005, quando a perdere la vita furono il 36enne Francesco Natale e la 58enne Angelina Serra, rispettivamente fratello e madre di Antonello Natale (nel riquadro), noto avvocato originario di Montano Antilia, ma residente da anni a Capaccio Paestum: il sinistro avvenne in località Ficarolle del comune di Ceraso, dove la Fiat Uno sulla quale viaggiavano, lungo il tratto della SP430 che collega Vallo della Lucania con Futani (nella foto), finì fuori strada in corrispondenza di due viadotti (Lammardo e Pantanelle) tra cui non vi era alcun guard rail, precipitando nella scarpata sottostante dopo un volo di diversi metri. Francesco ed Angelina morirono sul colpo, mentre Luisa Troccoli, moglie del conducente ed a bordo dell'auto, rimase gravemente ferita. Quella notte, stavano rientrando a casa dopo aver festeggiato il compleanno di Antonello… fratello, figlio e cognato: per lui, oggi, è il giorno della giustizia, del silenzio, di un ricordo incancellabile.
“L’affermazione di responsabilità operata dalla Corte d’Appello è di sicura importanza, sia sotto l’aspetto giuridico che per la ricostruzione del fatto, poiché su quella strada i morti sono stati già tanti, troppi, ed era ora che ci fosse un segnale forte, che attirasse l’attenzione sulla necessità d’interventi di messa in sicurezza ed ammodernamento lungo la SP430; basti considerare che il guard rail, nel punto dove purtroppo precipitò l’autovettura, è stato istallato solo dopo l’incidente”: questo il commento dell’avv. Antonio Zecca, noto penalista salernitano, legale della famiglia Natale. A difendere la signora Troccoli, invece, l’avv. Gennaro Feo del Foro di Vallo. Sarà quantificato in separata sede il risarcimento danni che la Provincia di Salerno dovrà versare: potrebbe ammontare ad oltre 2 milioni di euro.



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