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nota del segretario ruocco
nota del segretario ruocco
Pd Vallo, proroga Yele: "Vicenda risultato inevitabile di una politica indegna che va azzerata"
Comunicato Stampa
02 gennaio 2015 12:35
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VALLO DELLA LUCANIA. Il Partito Democratico di Vallo della Lucania, attraverso il segretario cittadino, Riccardo Ruocco, prende posizione sulla vicenda legata alla proroga della società Yele, partecipata del Consorzio per lo Smaltimento Rifiuti Salerno4 che dal 31 dicembre ha un nuovo commissario liquidatore, l’avv. Americo Montera, nominato dalla Provincia di Salerno in sostituzione del revocato Giuseppe Vitale. La continuità d’esercizio è stata garantita per dodici mesi, nel momento dove s’attenderà per altri sei mesi la liquidazione dei Consorzi di Bacino prima dell’avvio effettivo della nuova legge regionale che regolerà il ciclo dei rifiuti, con la costituzione degli Ato che verranno gestiti dai Comuni. Di seguito la nota diramata dal Pd di Vallo:

Le vicende Co.ri.sa4 e Yele Spa altro non sono che una perfetta radiografia della situazione politica dei nostri territori e della completa inesistenza di un piano di salvaguardia reale per le nostre comunità. Al di la della proroga e della non proroga, a prescindere da chi oggi celebra una vittoria o mastica una sconfitta o da chi per copione ha l’obbligo di ringraziare padrini e registi di turno, e’ veramente il caso di evidenziare che da questa vicenda non vince proprio nessuno e continuerà a non vincere nessuno . Stiamo celebrando in realtà il disamore per il nostro territorio, perdiamo tutti. Assistiamo da anni ad una politica che sistematicamente rinvia, non e’ in grado di decidere e quando decide e’ costretta a sfruttare sponde sociali come lo stato di bisogno altrui o quello dei lavoratori strumentalizzandone le paure, le ansie, le preoccupazioni. Siamo dinanzi ad una politica senza etica che ha ucciso la speranza, mortifica le intelligenze e prende a schiaffi la meritocrazia. Siamo dinanzi alla politica del nulla e del niente perché chi prende veramente le decisioni in fondo e’ la magistratura . Siamo dinanzi alla politica dell’incoerenza e della confusione, del tutti contro tutti o del tutti insieme a seconda dell’oggetto della contesa. Eppure, oggi di fronte a questo scenario qualcuno ha pure il coraggio di cantare vittoria ben sapendo che dietro alla falsa apprensione delle posizioni dei lavoratori in realtà altro non c’era che il timore di perdere il controllo di consenso elettorale. Chi ha volontà di cambiare davvero questo scenario e soprattutto di contribuire a salvare il salvabile faccia l’unica cosa che in questo momento e’ utile : perdere qualcosa per se ed iniziare a costruire un modello di politica radicalmente nuovo. Chi non lo fa oggi non sarà diverso a chi oggi pur di rimanere a galla e’ disposto a tutto, anche agli illeciti”.

 



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