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REVISIONE DECRETO 49/2010 AL VAGLIO DELLA REGIONE
REVISIONE DECRETO 49/2010 AL VAGLIO DELLA REGIONE
Voza: "Dopo Scafati, imperativo riaprire l'ospedale di Agropoli, non ci sono più scuse"
Comunicato Stampa
05 gennaio 2015 17:11
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. In merito alla revisione del decreto 49/2010 in atto da parte della Regione Campania, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dal sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza (nella foto di repertorio nel corso di una manifestazione pro ospedale dei mesi scorsi): "La riapertura dell’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati, prevista dalla revisione, in atto in queste ore, del Piano regionale della sanità, decreto 49/2010, costituisce un risultato importante e questo fatto, per me, rappresenta la certezza che non ci possono ora essere e non ci dovranno essere più scuse per riaprire l'ospedale di Agropoli. La sua chiusura è stato l’atto più grave perpetrato in nome del decreto 49. Adesso, per me, è categorico salvare il presidio ospedaliero di Agropoli. Ospedale che tutela il bene più importante di una comunità, cioè la salute, nella zona a sud della provincia di Salerno, sempre tartassata e dimenticata nel momento delle scelte strategiche per il territorio. Basta, si mettano una volta per tutte da parte gli interessi di partito e/o i tornaconti elettorali. L’ho detto a suo tempo e lo ripeto fermamente anche adesso: la chiusura dell’Ospedale di Agropoli è stato un vero attentato alla vita e alla salute di un territorio demograficamente importante. Quale sindaco del Comune di Capaccio Paestum, invito tutti i consiglieri regionali, ed in particolare quelli eletti in provincia di Salerno, a svolgere ogni utile iniziativa finalizzata alla revisione del decreto 49, con un imperativo categorico: la riapertura dell’Ospedale Civile di Agropoli. Il nostro Ospedale, per la sua struttura nuova e funzionale nonché come presidio che assicura emergenze sanitarie ad un territorio che abbraccia centinaia di migliaia di abitanti, che si moltiplicano nei mesi estivi, merita l’immediata apertura. Da non sottovalutare il fatto che il nostro territorio include due siti mondiali Unesco, centinaia di km di spiaggia e migliaia di attività ricettive turistiche, ospitando così cittadini di tutto il mondo, per tutto l’anno. In ultima analisi, se si dovesse essere obbligati a razionalizzare le risorse, certamente l'Ospedale di Agropoli sarebbe l'ultimo ad essere preso in considerazione, raffrontandolo a strutture minori e più interne e con meno bacino di utenza, che benissimo potrebbero essere accorpate o ridimensionate senza danno per i cittadini". 



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