SALVITELLE. Dov’è finito l’oro di Sant’Antonio? A domandarselo sono i fedeli di Salvitelle, piccolo comune di seicento abitanti dell’entroterra salernitano. La scomparsa del “tesoro di Sant’Antonio”, rappresentato dagli oggetti in oro ed argento donati per grazia ricevuta e posizionati vicino alla statua del Santo, sembrano essere finiti nel nulla. Di loro c’è traccia nell’inventario sui beni della Chiesa di Salvitelle, redatto nel 2011, ma del documento non vi è traccia nei locali della parrocchia e soprattutto tutto il materiale è introvabile. Da qui una prima denuncia e richiesta di informazioni alla Curia Arcivescovile di Salerno, con la vicenda che assume i contorni di un vero e proprio giallo, venuto alla luce nel corso dell’annuale festa di San Sebastiano, protettore della comunità di Salvitelle, per i manifesti affissi lungo le strade del paese. Un mistero che non è stato ancora risolto e che si trascina da mesi. Di certo, seguendo una ricostruzione dell’inventario, si tratterebbe di una modesta quantità di materiale in oro ed argento, da bracciali a catenine, da orologi ad anelli.