CAPACCIO PAESTUM. “Perso un treno che passa ogni cento anni: Paestum è fuori dal plafond Cipe di 21 milioni di euro, stanziati nel maxi progetto ‘Expo e Territori’ per portare i buyer che arriveranno a Milano nei luoghi culturali italiani per offrire loro vetrine sulle produzioni agroalimentari d’eccellenza”: questo il risultato, evidenziato nell’articolo pubblicato ieri (nella foto) sull’autorevole quotidiano economico-finanziario Il Sole 24 Ore, causato dal diniego della proroga alla permanenza delle cupole geodetiche nell’area archeologica di Paestum da parte delle Sorpintentenze competenti. Un ‘danno’ di 400mila euro arrecato alla Città di Capaccio Paestum ed all’intero indotto economico del suo territorio, visto che, in Campania, la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva già assegnato tale somma, solo a Paestum, per la promozione del binomio mozzarella di bufala-templi. “Conservare o valorizzare, questo è il dilemma di Paestum, meraviglia della Magna Graecia da 260mila biglietti staccati nel 2014, il cui parco alberghiero registra 531mila presenze l’anno. C’è il problema della stagionalità dei flussi, perché allora non intercettare il treno Expo 2015, che passa ogni cento anni? - si legge sul Sole 24 Ore, che scrive ancora testualmente – il sindaco Voza chiede così di prorogare a tutto il 2015 la permanenza delle Sfere Expo appositamente pensate e realizzate per Expo e Borsa, ma paga però le geometrie variabili della sua lista e così un gruppo consiliare comincia a inviare lettere, esposti ed ispirare interrogazioni parlamentari sull’impatto delle Sfere e addirittura il loro presunto abusivismo. Ne nasce un dibattito nazionale, e per evitare il cancan mediatico il Mibac potrebbe decidere per la rimozione, e Paestum rischierebbe di perdere i 400mila euro di investimenti che ne deriverebbero”. A conclusione dell’articolo, Il Sole 24 Ore cita anche l’intervista rilasciata a StileTV da Mounir Bouchenaki, consigliere speciale del direttore dell’Unesco, che aveva avallato le Sfere parlando di “giusto compromesso tra storia, cultura ed economia”. Questo, infine, il commento di Renzo Iorio, presidente di Federturimo, a conclusione dell’articolo: “Il tema delle strutture architettoniche moderne a supporto dell’archeologica è delicato, meriterebbe un dibattito approfondito, ma, data l’eccezionalità di Expo, lascerei le Sfere dove sono almeno fino all’autunno prossimo”.