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L'ACCUSA DEL SINDACO DI ROSCIGNO
L'ACCUSA DEL SINDACO DI ROSCIGNO
SS166 degli Alburni chiusa per frana, Palmieri: "Risultato dell'abbandono della politica"
Annavelia Salerno
26 gennaio 2015 08:56
Eye
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SAN RUFO. È stata nuovamente chiusa al transito la SS166 degli Alburni che collega Capaccio Paestum con Atena Lucana. Ancora una volta è stata la caduta sull'asfalto di grossi massi che si sono staccati dal costone roccioso che sovrasta l'arteria a renderne necessaria la chiusura nel tratto tra il Passo della Sentinella, nel comune di Corleto Monforte, e il vicino comune di San Rufo, tra i km 50 e 57. Solo a giugno dello scorso anno, a poca distanza dal tratto in questione, altri massi finirono sulla strada, fortunatamente senza arrecare danno e senza che fosse necessaria la chiusura della strada, ma solo una riduzione di carreggiata perennemente attiva. E sono passati solo tre anni e mezzo da quando un grosso masso si staccò finendo su un’auto in transito. Solo per un miracolo l’uomo alla guida dell’auto si salvò e fu in seguito a quell'episodio che fu costruita la barriera paramassi in cemento armato che tuttavia protegge dalla caduta di massi solo per un tratto di 100 metri. Senza considerare che in altri tratti la barriera paramassi appare alquanto obsoleta. Ed anche in questa nuova situazione per miracolo non passava nessuno al momento della caduta delle pietre sull’asfalto, anche se lo scenario che si è presentato agli occhi di chi stava per passare o era passato da poco non è affatto rassicurante. Pochi minuti dopo la caduta stavano per passare da lì l’assessore di Bellosguardo Peppino Troncone insieme al parroco don Nicola Coiro, che hanno allertato altri viaggiatori in transito. Sono stati tra i primi a rendersi conto della gravità della situazione, e ad immaginare quali saranno i disagi per studenti e lavoratori se la chiusura dovesse restare in atto più del previsto. Il sindaco di San Rufo, Michele Marmo, ha disposto un’ordinanza di chiusura fino al pomeriggio, in attesa dei sopralluoghi degli esperti, ma c’è chi teme che la chiusura si protrarrà a lungo. Torna così l’incubo per i viaggiatori che percorrono quotidianamente un’arteria realizzata in un territorio evidentemente troppo fragile, le cui criticità sono accentuate dagli agenti atmosferici e dalla scarsa manutenzione. E con i timori tornano i disagi per lavoratori e studenti costretti ad un percorso alternativo più lungo e tortuoso ossia quello che si serve della SP 11 del Corticato. “È il prodotto dell’abbandono – è il commento del sindaco di Roscigno, Pino Palmieri – vincoli e divieti contribuiscono allo spopolamento causato da scelte politiche sbagliate e dallo sperpero di denaro pubblico per opere inutili”.



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