Attualità
TRA RESISTENZA E STORIA TACIUTA
TRA RESISTENZA E STORIA TACIUTA
Eboli, “Un'odissea partigiana” descritta da Franzinelli e Graziano: la Feltrinelli sbarca al MOA
Comunicato Stampa
17 aprile 2015 12:01
Eye
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EBOLI. Si terrà, sabato 18 Aprile, alle ore 19.00, presso il MOA - Museum of Operation Avalanche di Eboli la presentazione del libro "Un'odissea partigiana. Dalla resistenza al manicomio" scritto da due memorabili autori: Mimmo Franzinelli, tra i maggiori storici italiani, autore di numerosi saggi sulla storia contemporanea e antologie letterarie sul periodo fascista e Nicola Graziano, primo difensore civico della città di Aversa e ora autorevole magistrato, nonché autore di numerose pubblicazioni su riviste specializzate in materia di diritto. Data l’importanza delle vicende narrate e il prestigio degli autori, a pubblicare il saggio è una delle maggiori case editrici italiane, quale la Feltrinelli, di cui interverrà un referente in occasione della presentazione. Oltre agli autori saranno presenti il dott. Giuseppe Fresolone, docente di Storia Contemporanea all'Università di Salerno e direttore del MOA, il prof. Giuseppe Manzione e il giornalista Oreste Mottola in qualità di moderatore. Il libro sviscera un aspetto poco noto dell'epopea resistenziale: il triste destino di molti partigiani “pazzi per la libertà” dopo la fine della guerra di liberazione, raccontando la storia, ai più sconosciuta, di coloro che la Resistenza l’hanno vinta militarmente ma persa nella vita. Al termine del secondo conflitto mondiale, in quel periodo complesso che vede l’Italia transitare dal regime fascista verso la democrazia, la magistratura (forte della mancata epurazione fascista) processa centinaia di ex partigiani per reati commessi durante la lotta al nazifascismo e nell’immediato dopoguerra. Per tutelare gli antifascisti incriminati, gli avvocati della difesa ricorrono alla seminfermità mentale, suggerendo il manicomio come alternativa al carcere. L’accorgimento si rivelerà ben presto controproducente. Nel 1946 l’amnistia Togliatti, da cui la detenzione manicomiale è esclusa, genera uno scenario paradossale ma emblematico: la scarcerazione per i fascisti e l’esonero dall’indulto per i partigiani reclusi in manicomio. Un’odissea partigiana è costruito sostanzialmente su due fonti, entrambe inedite: i fascicoli personali dei partigiani internati nell’OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) di Aversa, atti a ricostruire la drammatica esistenza di molti partigiani nel periodo post bellico; e l’archivio personale di Angelo Maria Jacazzi, all’epoca giovane segretario della sezione di Aversa del PC che, attraverso il suo impegno solidaristico ha rappresentato il tramite tra i “pazzi per la libertà” e le loro famiglie, segnalandone la situazione ai parlamentari della sinistra e ai comitati di solidarietà al fine di darne eco. Accortosi che quell’esperienza era assolutamente sconosciuta, ha consegnato al magistrato Nicola Graziano il suo archivio, contenente carteggi, copie delle sentenze, vari memoriali e fotografie. Partendo proprio da quel materiale, Franzinelli e Graziano hanno reperito ulteriori informazioni, fondamentali per lo sviluppo di questa vicenda così drammatica eppur così ignorata.



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