AGROPOLI.Pino Rigoli ha chiuso ufficialmente il suo rapporto con l’Agropoli. La scadenza del 30 giugno è trascorsa e porta al termine dell’avventura nel Cilento dell’allenatore messinese, ormai già sull’isola. “Abbiamo deciso di comune accordo di non proseguire - ha ammesso il trainer siciliano a StileTV - . “Avendo firmato un contratto a breve scadenza non si può parlare di progetto, e vado via con un solo rammarico: non aver portato a casa la partita di Rende, che ci avrebbe regalato il turno successivo per il play off”, sottolinea ancora Rigoli, che punta per la stagione che verrà al personale salto di qualità: “Vorrei allenare in Lega Pro: ormai la Serie D è un torneo che non mi affascina più e che va necessariamente riformato”, ha analizzato il tecnico. Sul suo recentissimo passato agropolese l’ex Akragas tiene a ringraziare tutto lo staff, ha parole di elogio per Donato Capozzoli, il talento di Aquara e  per  tutta la dirigenza dei delfini. Insediatosi sulla panchina agropolese ad ottobre,subentrando all’esonerato Egidio Pirozzi, Rigoli ha ottenuto 47 punti e un buon terzo posto, centrando i play off nel girone I della quarta serie, venendo apprezzato anche dalla tifoseria, con l’Agropoli che a tratti ha mostrato anche del bel gioco, con l’obiettivo svanito di giungere almeno al secondo posto per alcuni passaggi a vuoto, esclusivamente in trasferta. Rigoli che ha mantenuto anche l’imbattibilità al “Guariglia” e che ha ripetuto la prestazione di Pirozzi non riuscendo, però, a battere il suo personale record di punti, 63, ottenuti nella stagione regolare nel 2014. Un passato agropolese da lasciarsi alle spalle, per Rigoli, con un futuro tutto da scrivere per il tecnico messinese: su di lui diverse squadre di serie D, ma lontane dal contesto salernitano.