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È IL PADRE DI HALIMI RADOUANE: DEVE SCONTARE 30 ANNI
È IL PADRE DI HALIMI RADOUANE: DEVE SCONTARE 30 ANNI
Capaccio, tenta estorsione al legale del figlio condannato per il duplice omicidio di Albanella: arrestato marocchino
Alfonso Stile
23 luglio 2015 14:30
Eye
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CAPACCIO. I carabinieri della Compagnia di Eboli, diretti dal cap. Alessandro Cisternino, hanno arrestato il 53enne Lekbir Halimi (nella foto a sinistra), marocchino domiciliato a Capaccio, con l’accusa di tentata estorsione ai danni di un noto avvocato di Altavilla Silentina. L’extracomunitario, infatti, in maniera reiterata ed ossessiva, richiedeva alla vittima la somma di euro 1.500, fino ad arrivare a velate minacce prima di percosse e poi anche di morte nel caso non gli avesse portato subito il denaro. È stato questo tipo di intimidazione ad innescare timore per la propria incolumità all’avvocato, che ha così deciso di rivolgersi ai carabinieri di Eboli, che hanno arrestato Halimi con l’accusa di tentata estorsione associandolo alla casa circondariale di Fuorni, a Salerno. Lekbir Halimi è il padre del 30enne Radouane Halimi (nella foto a destra), condannato a 30 anni di carcere (pena confermata dalla Corte d’Appello di Salerno) per il duplice omicidio di Armando Tomasino e Maria Francesca Lamberti, avvenuto nel gennaio del 2012 ad Albanella, in quanto complice di Mario Cosimo Marsico, che sta scontando invece l’ergastolo. La richiesta estorsiva del padre, secondo i primi riscontri eseguiti dai militari dell’Arma, sarebbe proprio in qualche modo connessa alle spese sostenute per la difesa legale del figlio nel processo, evidentemente a seguito dell’esito negativo del procedimento penale.



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