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A PALAZZO REALE FINO AL 10 GENNAIO 2016
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Paestum, Tomba del Tuffatore lascia il museo: sarà esposta a Milano per l’Expo
Alfonso Stile
27 luglio 2015 13:22
Eye
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CAPACCIO. Come anticipato da StileTV lo scorso aprile, la famosa lastra superiore della Tomba del Tuffatore ‘lascia’ il museo archeologico di Paestum: questa mattina, infatti, gli operai di una ditta specializzata laziale, hanno imballato, sigillato e caricato, a bordo di un tir blindato (nelle foto), il più famoso reperto storico dell'antica città di Poseidonia. Destinazione Expo Milano, dove sarà esposta per 6 mesi nell’ambito della mostra d’arte “Natura Mito e Paesaggio nel mondo antico”, allestita a Palazzo Reale dal 21 luglio 2015 al 10 gennaio 2016, con la curatela scientifica di Angela Pontrandolfo e Gemma Sena Chiesa: il progetto espositivo è frutto di una collaborazione scientifica fra le Università di Salerno e Milano, la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, e si colloca tra le più importanti mostre organizzate nel capoluogo lombardo, durante l’Esposizione Universale, insieme a quelle dedicate a Giotto e Leonardo. Ma il museo di Paestum non è stato 'saccheggiato' solo della Tomba del Tuffatore: prelevati anche un piatto per frutta e dolci in terracotta ritrovato in una tomba ad Agropoli, una statua di Hera Ilizia e diversi, splendidi vasi magno-greci tra cui quello del “Pittore di Afrodite”, mentre nei prossimi giorni saranno portate via anche altre due note lastre, raffiguranti una "Scena di battaglia" e la "Caccia al cervo". L’Amministrazione comunale ha negato l’accesso ai tir dal lato dell’ingresso in Piazza Basilica, dove si stanno ultimando i lavori di riqualificazione: per far accedere i mezzi al museo, si è reso così necessario abbattere alcuni muretti all’interno del perimetro esterno. Un vero e proprio ‘scippo’ quello perpetrato da Soprintendenze ed università ai danni della città di Capaccio Paestum, messo a segno nel pieno della stagione estiva, periodo in cui migliaia di visitatori affollano l’area archeologica ed il museo nazionale, con evidenti danni all’economia turistica locale. Chi si aspettava barricate o levate di scudi da parte di associazioni o comitati vari, com’è stato per gli sbancamenti dunali sul litorale, la centrale a biomasse a Sorvella o le cupole geodetiche, è rimasto deluso: non c’era nessuno, oggi, a fermare i tir e a difendere un patrimonio inestimabile di Paestum. 



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