Attualità
OPPOSIZIONE CONTESTA: “ATTO ILLEGITTIMO”
OPPOSIZIONE CONTESTA: “ATTO ILLEGITTIMO”
Capaccio, sede Museo Grand Tour: Comune avvia procedure per attuare esproprio dei locali
Alfonso Stile
31 luglio 2015 10:50
Eye
  1506

CAPACCIO. Il Consiglio comunale di Capaccio, nel corso dell’assise civica tenutasi ieri sera, ha approvato il “Progetto preliminare Museo Paestum nei Percorsi del Grand Tour e relative pertinenze”, ribadendo di fatto la pubblica utilità del complesso monumentale di Sant’Antonio (già dichiarata con l’approvazione del “Programma integrato del centro storico di Capaccio” nel 2009) al fine di avviare, così, il procedimento di esproprio dei locali dov’è ubicato il museo, ai sensi dell’art. 8 del DPR 327/2001. Su tale sede pende un’ordinanza di sfratto esecutivo, emanata dal Tribunale di Salerno e confermata in sede di Appello, ai danni della Fondazione “Vico” di Vatolla, ente gestore del museo. A rivendicare con forza la valenza dell’atto, sotto il mero aspetto della tutela del patrimonio storico e culturale, è stato in particolare il consigliere di maggioranza Luciano Farro, il quale ha anche invitato gli uffici competenti ad informare la Santa Sede: “Invieremo a papa Francesco tutto il fascicolo inerente la battaglia legale in atto tra la Fondazione Vico e la Provincia Religiosa Salernitano-Lucana dell’Immacolata Concezione dei Frati Minori, che intende realizzare un albergo nella struttura quando invece il sommo pontefice, fin dal giorno del suo insediamento ha condannato il dio denaro ed il mercimonio che avviene nella Chiesa; sicuramente il Papa è all’oscuro delle intenzioni imprenditoriali a scopo di lucro dei Frati Minori, e ritengo opportuno che ne venga informato”. Lunghissima ed elaborata la replica del consigliere di opposizione Gennaro De Caro (nella foto), che critica così Farro e l’Amministrazione Voza: “Dopo aver ascoltato tante leggerezze pronunciate da parte del consigliere Farro, che ha dato impressione di essere pessimo conoscitore della questione, mi corre l’obbligo ricordare che, con sentenza esecutiva e già notificata, il Museo deve essere sfrattato, e che, non avendo avuto dei locali propri o regolati da contratto di locazione negli ultimi 10 anni, ha perso lo status stesso di museo, come confermato dalla Regione Campania, il che significa che non otterrà più alcun contributo pubblico per svolgere le attività. Per questa ragione, a noi sembra che si voglia tutelare più gli interessi della Fondazione Vico che della collettività, ed in tal senso, mi auguro che per l’assessore Voza, in quanto componente della Fondazione Vico, non si palesi alcun interesse privato in atto pubblico, ritenendo inoltre tale deliberazione illegittima da parte dell’ente civico. Perché, invece, l’Amministrazione non provvede ad avviare l’acquisizione al patrimonio comunale di Palazzo Stabile nel centro storico, dove sarebbe possibile ricollocare il museo e riqualificare il centro storico? Perché il Comune deve intromettersi in un contenzioso tra due soggetti privati, per acquisire espropriare dei locali da ridare, poi, in comodato d’uso ad un ente privato?”. Immediata la risposta dell’assessore all’Identità Culturale, Eustachio Voza: “Rassicuro De Caro ed i cittadini capaccesi che per il sottoscritto non c’è alcuna incompatibilità, perché sono anni, ormai, che non faccio più parte della Fondazione. Inoltre, preciso e sottolineo che, ad oggi, il Grand Tour non ha perso il proprio status di museo, come erroneamente sostenuto dalla minoranza”. Sulla questione, scambio di battute al vetriolo tra il consigliere di minoranza Pasquale Cetta e il vicesindaco Nicola Ragni.



Logo stiletvhd canale80
Immagine app
SCARICA
L’APP