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nuova udienza a lagonegro
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Strage di Sassano, processo Paciello: smontata tesi difensiva su presenza olio su luogo incidente
Redazione
26 settembre 2015 16:02
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SASSANO. Nuova udienza, ieri, del processo per la strage di Sassano: a sfilare in aula per le deposizioni gli esperti della Scientifica di Salerno ed il maresciallo della stazione dei carabinieri del comune del Vallo di Diano, Francesco Nasti. Spazio alla difesa, con i legali di Gianni Paciello, il 22enne di Sassano che, il 28 settembre scorso, si schiantò ad elevata velocità con la sua Bmw contro un bar, il "New Club 2000" situato in località Silla, travolgendo ed uccidendo quattro ragazzi. Nell’udienza è stata smontata la tesi avanzata dai difensori di Paciello, secondo la quale l’auto avrebbe incontrato nella sua corsa una macchia d’olio nei pressi del luogo del tragico impatto. Quella macchia era invece riconducibile a dell’acqua fuoriuscita dall’autobotte dei vigili del fuoco, tempestivamente giunti sul posto. L’accusa a carico di Paciello è di omicidio plurimo colposo per aver provocato la morte del fratello, il 14 enne Luigi, dei figli del proprietario del bar, Giovanni Femminella di 17 anni e suo fratello Nicola di 22 anni, e il 15enne Daniele Paciello, omonimo ma non parente dell’investitore. Gianni Paciello è attualmente agli arresti domiciliari in una struttura protetta messa a disposizione dalla Caritas, con la tragedia che rivive, a quasi un anno, ancora nella comunità di Sassano, che attende adesso l’esito del processo di primo grado, che potrebbe arrivare presto, con la prossima udienza fissata, intanto, per il 16 ottobre. 



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