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SFERE GEODETICHE: È SCONTRO TRA I COMMERCIANTI
SFERE GEODETICHE: È SCONTRO TRA I COMMERCIANTI
Cupole, Francia: “Vanno montate a Capaccio Scalo”. Monzo: “Lui ideò parcheggi a pagamento!”
Redazione
21 ottobre 2015 08:28
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CAPACCIO. Continua a tenere banco, a Capaccio, la questione relativa alla collocazione delle cupole geodetiche nell’area archeologica di Paestum. Dopo amministratori, ex parlamentari ed imprenditori alberghieri, intervengono ora i commercianti di Capaccio Scalo, con un fronte che, però, appare subito spaccato. Alla nostra redazione sono pervenuti, via fax ed e-mail, due note, una a firma dell’ex consigliere comunale Rosario Francia, portavoce di alcune attività, e l’altra a firma dell’ex assessore Giovanni Monzo, portavoce dell’Associazione di commercianti ‘Prom-Italia’ del centro urbano.
Di seguito, riportiamo integralmente entrambe le missive.

Francia: “Portare cupole a Capaccio Scalo come annunciato”
“La vicenda delle ‘palle’ di Paestum ha molte facce. Mi occuperò solo di una, lasciando a chi vuole l’esame dei profili di illegittimità, che pure sono grandi come una casa. Lo riconosco, la caparbia volontà del sindaco è stata premiata. Le palle, già gravate, in quanto ritenute abusive, da un ordine di rimozione del Ministro Franceschini, saranno ricollocate accanto al Tempio di Cerere. In questo modo, però, anche la Borsa Mediterranea e gli altri eventi programmati nelle palle non saranno, come promessoci, tenuti a Capaccio scalo, ma ancora una volta a Paestum. Nella sua Paestum, già baciata dall’arrivo, ogni anno, del mezzo milione di turisti in visita alle antiche rovine (e i turisti, si sa ,hanno le tasche piene di soldi). Ma a Paestum si tengono anche altri spettacoli teatrali e musicali di grande importanza, mostre d’arte e cultura, manifestazioni sportive, conferenze e raduni. Solo per le mongolfiere, nei giorni scorsi, si sono riempiti in modo inverosimile le strade e i locali di Paestum. E allora perché, di fronte a tanta abbondanza, si vuol tenere anche la Borsa Mediterranea a Paestum? Caro sindaco, la gente mormora ‘ma questi non si abbottano mai…?’ . A Capaccio Scalo ci sono circa 250 esercizi commerciali e i titolari, pur colpiti dalla crisi e oberati dalle tasse, continuano a tenere duro e ad occupare centinaia di addetti. Il bello (e il grottesco) dell’intera vicenda è che a pagare il milione di euro per il mutuo di acquisto delle sfere saranno ancora loro, i tartassanti di Capaccio scalo. Perché ci avete ingannato? A voce e con delibera di giunta: la n.30 del 23 gennaio 2015. Nella delibera vi è riportato, a chiare lettere, che le palle verranno a Capaccio scalo! È triste pensare che già allora tenevate la ‘serpe nel manicone’. E ora qualcuno cerca di salvarsi l’anima con un po’ di belletto sulla pubblica via; qua e là un cestino, nuove panchine di marmo costoso. Le nuove panchine sono scomode e così fredde che d’inverno mi permetto un consiglio: portatevi un plaid o una stufa! Forse, noi cittadini dello Scalo siamo considerati un popolo di serie B. Un popolino, tanto per intenderci, cui basta un po’ di fumo negli occhi. Presumiamo di essere qualcosa di più!”.

Monzo: “Non a guerriglia col Comune. Francia? Fu l’ideatore dei parcheggi a pagamento a Capaccio Scalo!”
“Siamo alla solita tarantella. Codesta associazione, che si dichiara associazione di commercianti di Capaccio Scalo, in effetti non è nessuna associazione, ma solo il mandolino di suonata di un solista che si pone come contrasto tra lui e l’Amministrazione comunale. Mi ricordo benissimo che, ai tempi del sindaco Marino, aveva contribuito alla realizzazione dei parcheggi a pagamento: simpatica iniziativa per danneggiare il commercio a Capaccio Scalo!
All’epoca, l’Associazione commercianti, quella vera, si attivò per eliminare il danneggiamento subito. Effettivamente il sindaco Italo Voza come s’insediò nel 2013, prese a cuore la richiesta della associazione commercianti di Capaccio Scalo ed eliminò il danno che i commercianti stavano subendo.
Il tutto mi ricorda la stessa vicenda, erano gli stessi protagonisti che giravano per la raccolta di firme per realizzare le piazzole a pagamento. Gli stessi che oggi cantano la danza delle sfere.
Invece, i commercianti di Capaccio Scalo, o meglio della nuova città ‘Paestum commerciale’ hanno chiesto al sindaco di realizzare nelle aree disponibili, servizi di pubblica utilità. Parco pubblico attrezzato per i cittadini, viali alberati, zone di picnic, e aree per i ragazzi. Hanno chiesto al sindaco di risolvere il problema del cinema Miriam, rilevando la struttura dai privati. Hanno chiesto, un’illuminazione più moderna per incentivare il passeggio serale delle famiglie.
Comunque con tutte le difficoltà che ci sono in termini di collaborazione tra imprese e sindaco, vogliamo ringraziarlo per aver organizzato a Capaccio Scalo “Luci d’Artista”, che sicuramente daranno lustro al commercio di Capaccio Scalo che sta vivendo il dramma della desertificazione commerciale.
Inoltre, al sindaco la nostra associazione commercianti, chiede se è possibile calmierare i prezzi dei fitti dei negozi. La melina non è utile ai commercianti, la nostra associazione non si identifica nella lotta alle sfere e non ha niente a che vedere con il perditempo. Siamo uniti per costruire insieme alle istituzioni un dialogo costruttivo. Per cortesia non utilizziamo il commercio come fronte di scontro ma come unione di incontro”.



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