CAPACCIO PAESTUM. Agente finanziario nega un prestito ma sotto minaccia di morte è costretto a sborsare 60mila euro. È accaduto nel salernitano. Un capaccese e la compagna originaria di Ottaviano avevano chiesto un prestito fornendo una falsa documentazione all’agente finanziario, che aveva negato la concessione del mutuo. A quel punto, la coppia ha iniziato a minacciare di morte il mediatore salernitano costretto a sborsare 60mila euro in quanto la donna vantava amicizie con i clan dell’area napoletana. Il mediatore creditizio, quando ha capito di essersi incamminato in un tunnel cieco, ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri. I militari, dopo cinque mesi di indagine, hanno chiuso il cerchio. Ieri il blitz dei carabinieri del Norm, agl'ordini del maggiore Gennaro Iervolino, con il supporto dei militari dell’Arma di Capaccio e i colleghi di Ottaviano. I due sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Non è escluso che le indagini continuino per verificare se vi siano anche altri complici.