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A PREMERE IL GRILLETTO È STATO CIRO IACOMINO
A PREMERE IL GRILLETTO È STATO CIRO IACOMINO
Capaccio, sparo per gelosia: raptus innescato da intreccio amoroso a tre della donna
Redazione
27 giugno 2016 12:35
Eye
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CAPACCIO. È stato un intreccio amoroso a tre ad innescare il raptus di gelosia sfociato con il ferimento di Raffaele Carione, il commerciante 35enne di Capaccio raggiunto da un colpo di pistola alla spalla e finito d’urgenza al ‘Cardarelli’ di Napoli, dov’è tuttora ricoverato in condizioni serie ma stabili. La sua colpa, infatti, è stata quella di frequentare la donna sbagliata, l’ebolitana Annarita C., che dopo essere stata la moglie del 37enne Ciro Iacomino, aveva avuto una storia anche con il fratello di costui, il 21enne Gaetano Iacomino (nella foto), entrambi arrestati e condotti in carcere, a Vallo della Lucania, con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Ed è stato proprio il giovane cognato dell’ex marito a sparare contro Carione, in Via Piave, dopo averlo affiancato con l’auto mentre il commerciante di pietre ornamentali capaccese era in compagnia della donna. Dopo due giorni di latitanza, i due fratelli originari di Torre del Greco ma residenti ad Agropoli dove gestivano una pescheria, si sono costituiti spontaneamente presso la Compagnia carabinieri di Agropoli, coordinata dal cap. Francesco Manna, che li avevano braccati raccogliendo prove ed indizi di colpevolezza schiaccianti, quali il bossolo del proiettile ed immagini tratte da impianti di videosorveglianza nella zona. Intanto, il gip presso il Tribunale di Vallo ha accolto la richiesta di convalida dell'arresto avanzata dal pm Ivana Niglio: i due fratelli, dunque, restano in carcere.



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