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ESCLUSIVA - AMALFITANA GAS SCRIVE ALLA CORTE DEI CONTI
ESCLUSIVA - AMALFITANA GAS SCRIVE ALLA CORTE DEI CONTI
Capaccio, stop al metano: Comune perde 5 milioni di fondi, si ‘salva’ Albanella
Alfonso Stile
28 luglio 2016 14:01
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CAPACCIO PAESTUM. Stop al metano a Capaccio Paestum. L’Amministrazione comunale, infatti, perde un finanziamento di 5.176.104 euro (già stanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e pari al contributo in conto capitale in favore del Comune di Capaccio Paestum) necessario per la copertura finanziaria dell’opera, e di fatto ‘spegne’, forse per sempre, la fiammella del gas naturale sul territorio.
L’Amalfitana Gas, così, scrive alla Corte dei Conti della Campania per segnalare il possibile grave danno erariale causato alle casse comunali, preannunciando di essere pronta ad adire le vie legali per ottenere un risarcimento milionario dell’ente civico: il tutto, a discapito dei cittadini, che attendevano l’ultimazione definitiva della rete interrata di distribuzione, completa al 90%, per poter finalmente usufruire del metano nelle proprie case ed aziende.
Con propria nota del 14 luglio scorso, infatti, il Mise aveva intimato all’ente civico capaccese di provvedere alla rielaborazione e riapprovazione del progetto della rete del gas metano sul territorio, al fine del ricalcolo dei relativi costi ammissibili a finanziamento, entro e non oltre il 30 luglio 2016: adempimenti a cui, a meno di 48 ore dalla scadenza, il Comune non ha ancora ottemperato.
Al riguardo, va sottolineato il fatto che, alla revisione dei costi del progetto iniziale datato 2004, il Comune aveva regolarmente provveduto e tutto sembrava a posto, con il Ministero finanche pronto ad erogare i fondi: ma il tutto è stato rimesso in discussione proprio dal Comune di Capaccio Paestum, che addirittura con una delibera di Giunta, su indicazione del Rup Carmine Greco, ha revocato l’adeguamento Istat applicato al costo dei lavori precedentemente approvato, bloccando di fatto l’iter per l’arrivo dei fondi. Atteggiamento che ha innescato l’ira dell’Amalfitana Gas, che ha così scritto alla Corte dei Conti dichiarandosi pronta a chiedere un maxi risarcimento.
‘Salvo’ invece il Comune di Albanella, che accortosi del pastocchio burocratico capaccese, si è separata in tempo da Capaccio revocando, con due delibere di Giunta, anche l’incarico al Rup Carmine Greco, che di contro ha inoltrato ricorso al Tar.



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