BUCCINO. Benedetto Gerbasio, buccinese, 27 anni, creativo pubblicitario, da tempo presente nello staff comunicazione del Premier Renzi, da un paio d’anni collabora e lavora con l’ufficio stampa del Senato e con la #pdcommunity che segue e promuove sul web l'attività del PD; oggi promotore e ideatore nazionale de "L'Italia che dice Sì - comitato online". Ad intervistarlo, per StileTV, la nostra corrispondente Cinthia Vargas.
Perché questo comitato? Perché votare Sì al referendum?
“L'Italia che dice Sì, nasce per informare e formare i cittadini alle ragioni del Sì. Un'Italia più semplice, sobria, efficiente, veloce è quello di cui abbiamo bisogno. Ognuno di noi, oggi, può essere padre o madre costituente di questo percorso di cambiamento ormai avviato dal governo Renzi”.
Pensate davvero che i cittadini possano formarsi solamente online?
“Assolutamente no. In accordo con Chiara Meazza (e altri amici del comitato), da settembre partiremo con degli incontri sul ‘Come comunicare il Sì’ in diverse città d'Italia, con Sindaci, amministratori locali, nazionali ed esperti della materia”.
Più che soffermarsi sui contenuti, sembra un battaglia diretta proprio contro Renzi, perché questa piega?
“Perché per la prima volta in Italia c'è la possibilità di ridurre veramente i costi della politica, eliminando definitivamente Senato e Provincia, superando il bicameralismo paritario, chiarire le competenze Stato-Regione, una vera rivoluzione, che a chi la poltrona non vuole lasciarla, fa paura”.
Il pericolo che vinca il No, dopo le passate amministrative, è un rischio da non sottovalutare. Cosa potrebbe accadere in tal caso?
“Partiamo dall'idea che ad ottobre il Sì vincerà nettamente sul No, mi piace che sia questa la linea narrativa da diffondere. Fatta questa premessa, ovvio che non bisogna abbassare la guardia, ma non penso che le elezioni passate possano influenzare sull'esito del Referendum".
Dal 28 agosto all'11 settembre, a Catania, ci sarà la Festa Nazionale dell'Unità, parteciperà? Quali tema verranno affrontati?
“Certo che parteciperò. Da attivista, volontario, esperto della materia e studente, visto che riprenderanno anche i lavori di #classedem. Sono felice per Catania e per il PD di Catania. Questa città per me significa tante cose, e sono felice che possa mostrare il suo splendore a tutta Italia. Saranno giorni ricchi di contenuti e temi, dove è possibile confrontarsi, ritrovarsi e diffondere, attraverso dibattiti, la voce del verbo #BastaunSì”.