Attualità
NOTA DEL CIRCOLO CITTADINO
NOTA DEL CIRCOLO CITTADINO
Albanella, rimpasto Giunta. Psi: "Solo un valzer di poltrone che ridimensiona Mirarchi e Vairo"
Comunicato Stampa
14 gennaio 2017 15:52
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ALBANELLA. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa inviata, alla nostra redazione, dal circolo del Psi di Albanella, a firma del segretario cittadino Dino Verrone: “Con il secondo rimpasto, in poco meno di tre anni, della Giunta Josca si chiude, ma non sappiamo se definitivamente, la vicenda iniziata con le dimissioni dell’assessore Scorziello seguite, a pochi mesi di distanza, da quelle dell’assessore Zunno, e culminata con la spaccatura del gruppo di maggioranza in Consiglio comunale. In verità, in tutto questo tempo, il gruppo ‘Coerenti per Albanella’ non ha dato grandi segni di vitalità né sollevato questioni importanti, al punto che non si comprendono le ragioni ‘politiche’ di questa marcia indietro (in verità non si compresero neppure quelle della spaccatura). Per mesi abbiamo atteso una loro presa di posizione o una loro iniziativa pubblica; per mesi ci siamo chiesti che cosa pensassero i tre, ad esempio, del canile, dei depuratori, di Palazzo Anzisi, delle false poste di Bilancio, dell’assenza di vere politiche attive per il lavoro e l’imprenditoria locale o a tutela delle condizioni di maggior disagio. E invece niente. Il Gruppo Coerenti per Albanella si è costantemente allineato alle decisioni dell’altra maggioranza, rimarcando la marginalità del proprio ruolo. Anzi, nei momenti cruciali, nei momenti in cui potevano fare la differenza, da quella inspiegata coerenza è venuto un atteggiamento pavido e remissivo, al punto da abbandonare le posizioni appena conquistate con una ritirata più simile ad una rotta ingloriosa che ad una scelta strategica. Insomma, ancora una volta, la serafica tranquillità delle campagne albanellesi è stata scossa dal Ruggito… del Coniglio.
“Il ritorno del figliuol prodigo” è l’archetipo interpretativo al quale rimandare il rimpasto della Giunta Josca. E in effetti gli elementi della parabola evangelica ricorrono tutti. Il ‘ritorno’, e quindi il viaggio a ritroso sui propri passi, è innegabile; i sentimenti del pentimento e del perdono restano incerti, ed abbozzati, ma pur presenti, sullo sfondo della scena; manca, invece, da capire chi sarà il vitello grasso da sacrificare e quale prezzo sarà disposto a pagare. È innegabile che, da tutta questa vicenda, vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali ne escono fortemente ridimensionati: non solo il vicesindaco non riprende la delega ai Lavori Pubblici, ma quella al Bilancio passa dalla Vairo alla Zunno, che la somma a quella alla Pubblica Istruzione. Allo stesso modo, l’assessore Scorziello amplia le sue competenze con la Delega all’Ambiente, che qui da noi comprende anche i Rifiuti. Insomma, un gran valzer di poltrone ma non una parola sulle accuse, sulle recriminazioni e sui motivi di contrasto. Tutto viene superato senza soluzione di continuità legittimando come pretestuose e strumentali le motivazioni che avevano condotto alla spaccatura, per altro non risolta, del gruppo di maggioranza. Tanto rumore… per qualche poltrona in più! I rimpasti di Giunta, solitamente, costituiscono un momento di rilancio dell’azione amministrativa e l’espressione plastica di una ritrovata coesione, magari sulla base di una rinnovata piattaforma programmatica. Qui, invece, restiamo al senso letterale del termine: ri-impastare gli stessi ingredienti con le stesse mani. Le stesse persone, le stesse poltrone che cambiano faccia, e le stesse poche idee, ma confuse. E in perfetta continuità va letta anche la delega al Bilancio, l’unica che merita di essere commentata: affidata ad una ‘brava persona’ la cui competenza specifica è tutta da verificare. Probabilmente, per quel ruolo è sufficiente un semplice prestanome.
Alla fine di tutta questa storia, resta poco da capire se non la doppiezza degli atteggiamenti, la vacuità delle motivazioni e la povertà di spirito. Grande assente, ovviamente, la politica, ma questo è un altro discorso. Il solo elemento verso cui provare una sincera simpatia è il sacrificio richiesto all’avv. Gorrasi, dimessasi dalla Giunta allo scopo di liberare un posto, e la cui fedeltà alla causa diventa, in mezzo a tanto squallore, l’unico elemento umanamente apprezzabile. Sul piano politico, invece, si ha poco da stare allegri: i cittadini di Albanella hanno avuto l’ulteriore conferma di un’Amministrazione che, già afflitta da parassitismo progettuale e totale afasia prospettica, ha trascorso l’ultimo anno strenuamente impegnata alla ricerca di equilibri e compromessi interni, e talmente refrattaria al giudizio della gente da ritenere di potersi far perdonare tutto”.



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