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PARLA IL VICESINDACO
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Ospedale Roccadaspide, Auricchio: "Dimissioni di Polimeni aprono nuovo scenario"
Comunicato Stampa
24 marzo 2017 14:26
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ROCCADASPIDE. Le dimissioni del Commissario per la Sanità della Campania, Joseph Polimeni, aprono un nuovo scenario per quanto riguarda la sanità campana, e sicuramente lasciano intravedere nuovi spiragli per l’ospedale di Roccadaspide. Ne è convinto il vicesindaco Girolamo Auricchio, il quale afferma che il ruolo di commissario alla sanità non doveva essere ricoperto da chi non conosce i territori, e prende le decisioni senza capire le reali esigenze e le caratteristiche delle strutture.
“Polimeni non doveva proprio essere nominato Commissario alla Sanità in Campania – afferma Auricchio – questa incombenza spetta al Presidente della Giunta regionale, on. Vincenzo De Luca, in quanto eletto democraticamente dai cittadini per amministrare la regione Campania; l’incidenza della spesa sanitaria – continua – incide circa il 70% sul bilancio della Regione, quindi è giusto che la Sanità venga gestita da chi è stato eletto dal popolo, e non da chi non conosce il territorio, e decide dalle sue stanze di Napoli a proprio piacimento, quale ospedale chiudere e quale potenziare, in netta violazione del D.M. 70/2015, senza tener conto della situazioni epidemiologica, oreografica, del numero degli abitanti per bacini di utenza, della distanza tra i PP.OO., dei tempi di percorrenza, della distanza dell’ospedale dal Dea di riferimento, dell’occupazione media dei posti letto, del numero delle prestazioni degli interventi e dei ricoveri, il tutto sulla base di una equa ripartizione dei pl per provincia e per bacini di utenza".
Per Auricchio "questo modus operandi ha prodotto soltanto un piano sanitario fallimentare, dal momento che il Dec. 33/2016 del Comm. Polimeni in quindici mesi non ha prodotto alcun risultato e non ha determinato alcun miglioramento. Il tutto, prosegue Auricchio, a danno della sanità regionale e in particolare per il nostro ospedale e del nostro bacino di utenza, unico in Campania ad aver subito un taglio di 50 posti letto su 70 effettivi, senza alcuna motivazioni di ordine tecnico, economico e sanitario: nonostante la Regione abbia avuto, con il D.M.70/2015, ben 1424 posti letti in più da assegnare ai vari presidi della regione”.
“Un altro fatto grave – continua Auricchio – è che alcuni dati relativi ad altri ospedali privilegiati , classificati come ospedali di base con Pronto Soccorso risultano falsati. Infatti, il numero degli accessi al pronto soccorso, riportati nel dec. 33 per detti presidi, risultano molto superiori a quelli effettivi”. L’ospedale di Roccadaspide, invece, pur registrando un numero di accessi al pronto soccorso molto superiore ad altri presidi, per alcuni il doppio è stato inopinatamente penalizzato e declassato
Auricchio- dichiara inoltre, che il dec. 33,non riporta fedelmente la reale situazione deiservizi e/o reparti, visto che con detto decreto è stato previsto per qualche ospedale l’apertura di nuovi servizi e/o reparti i quali in verità sonogià operativi da alcuni anni.
L'ospedale di Roccadaspide è l’unico presidio sanitario dell’intero bacino, offre assistenzaad oltre 57.000 abitanti, disseminati su un territorio montano di 822 Kmq., con una occupazione posti letto dell’87,37%, contrariamente ad altri bacini con meno abitantiche dispongono sia di strutture pubbliche che private/convenzionategratificati dal dec.33 da numerosi altri posti letto che difficilmente vedranno la luce, stante la mancanza alla base di una seria programmazione sui contenitori ove allocare i nuovi 1424.
"Noi non vogliamo favori – prosegue Auricchio – alla luce della prossima rivisitazione del dec.33, chiediamo solo una verifica attenta ed oculata dei dati e degli indicatori nel rispetto del delle leggi vigenti, alla luce di ciò, la nostra proposta di mantenere i tutti i reparti ed i servizi attualmente in funzione con il potenziamento del reparto di Lungodegenzae l’aggiunta di nuovi posti letto di Riabilitazione, in virtù di una percentuale di anziani superiore alla media regionale, non può che essere accolta; il P.O. di Roccadaspide, si è sempre distinto per la elevata qualità della risposta sanitaria e per le eccellenti prestazioni erogate, non è stato mai al centro di casi di malasanità, sperperi e ruberie varie.Chiediamo solo la corretta applicazione del D.M.70/2015, il quale tra l’altro stabilisce che: l’assistenza ospedaliera va garantita in modo omogenea su tutto il territorio regionale in termini di qualità adeguatezza e sicurezza delle strutture, con attribuzione ai P.O. pubblici e privati accreditati le relative funzioni entro il limite di 3 pl per mille abitanti".
Infine, Auricchio ricorda anche l’altro controsenso: “La Regione Campania, nell’ambito della strategia nazionale delle “Aree Interne”, ha individuato quattro aree cosiddette disagiate e marginali, tra cui il “Cilento Interno, individuando Roccadaspide e Vallo della Lucania, centri erogatori di servizi in ambito ospedaliero, in quanto sede di ospedale. Il Commissario con una azione di chilleraggio ha ignorato anche questa disposizione di Legge".



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