EBOLI. Si continua ad indagare sulle cause del decesso del bimbo di 4 anni stroncato da una crisi respiratoria, sabato sera: sarebbero, al momento, tre le persone destinatarie degli avvisi di garanzia, ovvero i genitori del piccolo, che avrebbe sofferto di asma,  e la pediatra che lo aveva in cura. Omicidio colposo è l’accusa contestata. Le indagini sono coordinate dal pm Roberto Penna, il quale, oggi pomeriggio, procederà al conferimento dell’incarico per l’esame autoptico sulla salma, che resta sotto sequestro nella sala mortuaria dell’ospedale di Eboli dove il bambino sarebbe giunto già senza vita. Intanto, i carabinieri della Compagnia di Eboli, diretti dal ten. Luca Geminale, hanno proceduto ad ascoltare, già nelle prime ore della tragedia, i familiari del bambino acquisendo  tutte le informazioni necessarie e le copie dei referti medici. Secondo quanto appreso, il piccolo, che viveva a Puglietta frazione di Campagna,  avrebbe iniziato a sentirsi male, sabato mattina, accusando difficoltà respiratorie che non accennavano a migliorare tanto da indurre i genitori nel tardo pomeriggio a portarlo in ospedale: un tragitto effettuato in auto e non in ambulanza con il bambino che sarebbe giunto all’ospedale ebolitano purtroppo morto. I carabinieri, dunque, starebbero accertando se i genitori abbiano messo in atto scrupolosamente le misure necessarie a scongiurare il decesso del figlioletto.