CAPACCIO PAESTUM. Uso piscina comunale Poseidone. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dal prof. Maurizio Turriziani, docente di sostegno presso l’I.C. ‘Capaccio Paestum’.
“Vorrei fare alcune precisazioni riguardanti l’articolo inviato, alla Vostra redazione, a firma dei docenti di sostegno dell’I.C. ‘Capaccio Paestum’. Come promotore del progetto, ho personalmente consegnato, nel mese di gennaio all’ufficio dell’Assessorato allo Sport, insieme alla copia del progetto ‘Tutti in Acqua’, la richiesta di un incontro ufficiale con l’ente gestore dell’impianto, i referenti scolastici proponenti l’iniziativa e gli assessorati competenti, ritenendolo a mio avviso un passaggio obbligato, in quanto la Piscina Comunale Poseidone è comunque una struttura pubblica, anche se data in gestione ad un privato, per valutarne la fattibilità. Inoltre, nel mese di novembre 2016, in via informale, ho avuto un incontro, grazie anche all’interessamento dell’allora Assessore alla Sport e all’Istruzione del Comune di Capaccio Paestum, Franco Sica, con una responsabile della società che gestisce la piscina, per proporre e discutere sulla possibilità di realizzare una iniziativa che vedesse coinvolti gli alunni diversamente abili della nostra scuola in esperienze riabilitative in acqua. In questo incontro, ripeto ufficioso, ci furono delle delucidazioni in merito alle modalità ed agli eventuali costi da affrontare. Successivamente, nella riunione avuta nel dipartimento degli insegnanti di sostegno della Scuola Secondaria di I°, misi al corrente i colleghi di quello che era emerso dalla discussione avuta con la responsabile della società ATI Afrodite. Tutti i presenti concordammo che non ci sembrava giusto aggravare le spese di questa iniziativa sulle famiglie degli alunni e che avremmo eventualmente chiesto, all’assessore alla Pubblica Istruzione, di poter valutare l’ipotesi di proporre il progetto senza oneri a carico dei ragazzi. Nell’incontro avuto con Sica, ottenuta la sua disponibilità di fare da mediatore con l’ente gestore della piscina ,ribadii che si trattava di un progetto scolastico, da proporre in orario curriculare e che l’organizzazione dello stesso sarebbe stata garantita da docenti in possesso di adeguate competenze.
Le vicissitudini politiche che sono avvenute successivamente sono di dominio pubblico e purtroppo l’iniziativa fu accantonata, per poi riproporla agli attuali assessori competenti. Vorrei fare un’ulteriore precisazione: i punti elencati, in merito al regolamento stipulato tra l’amministrazione ed la società ATI Afrodite nella gestione della piscina comunale, sono stati estrapolati per intero dalla delibera n° 68 del 30/07/2015. Questo per dovere di cronaca e non per sterile polemica. Mi rendo disponibile da subito, vista la volontà espressa dalla società ATI Afrodite, ad un incontro spero chiarificatore e propositivo. Per quanto concerne i progetti di Riabilitazione Equestre e di Onoterapia, dando atto della presa in carico e della loro realizzazione da parte dell’Amministrazione, vorrei precisare che non tutti gli alunni diversamente abili della nostra scuola, purtroppo, hanno potuto partecipare a queste attività. Il progetto ‘Tutti in Acqua’ avrebbe garantito invece la partecipazione all’iniziativa, soprattutto agli alunni non coinvolti, loro malgrado, nei progetti elencati. Con il senno di poi, considerando anche il clima politico arroventato, in vista delle imminenti elezioni, sarebbe stato opportuno affrontare la discussione in modo più propositivo e meno polemico, anche perché credo fortemente che il mondo della disabilità abbia bisogno di maggiori attenzioni e di risposte concrete. Colgo l’occasione per scusarmi con il Dirigente Scolastico e i colleghi dell’I.C. ‘Capaccio Paestum’ che sono stati coinvolti, loro malgrado, in questa triste vicenda assumendomi con convinzione e onestà intellettuale ogni responsabilità di quanto accaduto”.