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29enne capaccese era grande tifoso granata
29enne capaccese era grande tifoso granata
Salernitana-Avellino, è l’ora del derby: caccia alla vittoria da dedicare a Francesco Angarola
Redazione
12 maggio 2017 11:59
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SALERNO. Ultima partita all’Arechi per la Salernitana ed il calendario ha voluto una chiusura col botto per i granata di Alberto Bollini che hanno raggiunto la permanenza, certo, hanno portato a casa 51 punti, cullando per quasi due mesi l’ambizione playoff, poi svanita, ma domani pomeriggio, alle ore 15, hanno da onorare quella che è la sfida più attesa dell’anno a Salerno e provincia, per un finale di stagione con più ombre che luci. Arriva l’Avellino, l’impianto di Via Allende si presenterà gremito, con la giornata granata, con duemila supporters che arriveranno dall’Irpinia, misure ad hoc per l’ordine pubblico, senza l’utilizzo dei container, con i lupi di Walter Novellino che devono lottare per evitare il playout e quindi daranno la caccia alla prima storica affermazione nello stadio salernitano. A capitan Rosina e compagni tocca stoppare l’intenzione, regalare l'ultima gioia del torneo ai tifosi, vendicare il ko dell’andata, alla Vigilia di Natale, quel 3-2 che scatenò tante polemiche, con allora la Salernitana in piena bagarre, con poi il percorso invertito, e con quella di domani che potrebbe essere anche l’ultima tappa per vari calciatori attualmente in rosa, perché il derby anticiperà la sfida di Perugia, di giovedì prossimo, quando s’esauriranno le 42 tappe del cammino. Novanta minuti di fuoco, di caccia alla vittoria, questa l’espressa richiesta del popolo salernitano che omaggerà in Curva Sud Siberiano anche Francesco Angarola, il 29enne dj capaccese deceduto a seguito dell’incidente stradale di mercoledì sera a Capaccio Paestum e grande supporter granata e che aveva seguito alcune ore prima la gara d’allenamento nel vicino stadio “Mario Vecchio” della sua squadra del cuore. Vincere anche per Checco, nel giorno dei suoi funerali. Francesco ricordato anche dal Centro di Coordinamento Salernitana Club, con una delegazione che non mancherà all’ultimo saluto nella chiesa di San Vito Martire. Qui, i tanti suoi amici capaccesi, con i quali Francesco raggiungeva l’Arechi, esporranno striscioni. Uno di questi andrà a riprendere un coro che il 29enne amava tanto.



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