Attualità
DOPO LO SBARCO DI STAMANE A SALERNO
DOPO LO SBARCO DI STAMANE A SALERNO
In arrivo 400 profughi nel Cilento, alta tensione e barricate dei cittadini a Cicerale: “Non li vogliamo"
Alfonso Stile
26 maggio 2017 17:16
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CILENTO. Resteranno in Campania circa 600 dei 1004 migranti sbarcati al porto di Salerno, questa mattina, a bordo della nave Aquarius dell’organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca ‘Sos Mediterranee’, che ha prestato loro soccorso in partnership con ‘Medici senza frontiere’: 214 sono minorenni, 118 in tutto le donne, di cui 21 in stato di gravidanza.
Il prefetto di Salerno, Salvatore Melfi, che ha seguito da vicino le operazioni di sbarco, ha ringraziato i comuni della provincia impegnati nella fase di prima accoglienza: “Ringrazio i sindaci che non hanno alzato barricate, vi sono difficoltà nel Salernitano ma invito i primi cittadini ad essere solidali”.
Circa 400 i profughi che dovrebbero essere sistemati nel Cilento, precisamente al confine tra Agropoli, Cicerale, Giungano e Ogliastro Cilento: dovrebbero essere alloggiati in un centro di smistamento localizzato all’interno del capannone di una ex fabbrica dismessa nella zona industriale di Cicerale, allestita dalle prime luci dell’alba di stamane con brande e bagni chimici, dove dovrebbero restare fino a martedì prossimo, per essere identificati e controllati a livello sanitario, in attesa di collocazione nei centri Sprar e di accoglienza.
Nonostante il dramma umanitario che vivono gli extracomunitari, in fuga da guerre e persecuzioni, i cittadini, appena diffusa la notizia, si sono organizzati ed opposti, piantonando il capannone per impedire l’arrivo dei profughi, molti dei quali sono stati respinti a bordo di pulmini al grido "Andate via non vi vogliamo".
“Nessuno sapeva nulla di questo arrivo così massiccio – spiega a StileTV l’ing. Domenico Corrente, ex sindaco ed attuale consigliere di opposizione (clicca qui)non è possibile farli restare in questa zona, dove non ci sono le fogne ed insistono decine di fabbriche ed operai, minando così i necessari livelli igienico-sanitari. Come si possono ospitare persone in un capannone del genere? Chi si è assunto la responsabilità e dove sono tutte le necessarie autorizzazioni, al di là delle disposizioni prefettizie?”.
La tensione è diventa altissima con il passare delle ore in Via Mario Schiavo, con decine di persone organizzate in turni per impedire l’accesso al capannone dismesso: sul posto sono quattro le gazzelle della Compagnia di Agropoli, coordinata dal cap. Francesco Manna, che stanno tenendo sotto controllo la situazione.

INTERVISTE, IMMAGINI E AMPIO SERVIZIO NEL TGSTILE DI SABATO 27/05


NOTA DELL’ASL
La macchina organizzativa predisposta dall’Asl Salerno in occasione del nuovo sbarco di migranti avvenuto questa mattina al porto di Salerno si è rivelata ancora una volta valida ed efficiente, nonostante l’elevato numero delle persone trasportate, molte delle quali bisognose di cure e assistenza.
Infatti, così come preannunciato dalla Prefettura di Salerno, la nave Aquarius ha trasbordato 1004 migranti, di cui 886 maschi, 118 femmine e 193 minori. Tra questi 20 donne in stato di gravidanza ed altre persone affetta da varie patologie, anche chirurgiche.
Come già fatto nelle precedenti occasioni, il Direttore Generale, dott. Antonio Giordano, ha provveduto ad attivare gli interventi necessari a garantire l’accoglienza dei profughi e le attività di emergenza e prima assistenza, con il Servizio 118 aziendale e gli operatori del Distretto di Salerno.
Sono stati immediatamente allertati il Pronto Soccorso dell’AO Ruggi e quelli dei presidi ospedalieri di Sarno, Nocera Inferiore, Battipaglia ed Eboli, per eventuali ricoveri ed emergenze.
In particolare i vari livelli di intervento si sono articolati come segue:
- la Struttura Emergenza Urgenza-118, diretta dalla dott.ssa Gerarda Montella, ha avuto il compito di coordinare tutte le attività di assistenza, attivando tre ambulanze ed una Postazione fissa (PMA) dotata di dodici posti letto con brandine, con la presenza di un medico anestesista, due medici del servizio 118, un medico della Continuità Assistenziale, un dermatologo e quattro infermieri.
- Il Distretto di Salerno, diretto dal dott. Vincenzo D’Amato, è stato chiamato ad assicurare la presenza di un pediatra, un ginecologo, un’ostetrica e due infermiere, provvedendo, inoltre, alla fornitura del materiale per le medicazioni e i primi trattamenti (garze medicalizzate, pomate, antipiretici anche pediatrici ecc.).
- Il Dipartimento di Prevenzione, diretto dal dott. Domenico Della Porta, ha provveduto ad attivare la sorveglianza di eventuali stati di sindrome patologico-infettive.
Al termine della giornata molto intensa, è lo stesso direttore generale a tracciare un primo bilancio delle attività: “I nostri operatori sono stati duramente impegnati nelle operazioni di accoglienza e cura dei tanti uomini, donne e bambini, sbarcati al Molo Manfredi in uno stato di sfinimento fisico e mentale. La nostra organizzazione – continua il dott. Antonio Giordano - si è rivelata efficiente e reattiva, fornendo una risposta pronta ed efficiente alle diverse esigenze manifestatesi nel corso della giornata. Vorrei ringraziare, a tal proposito, tutto il personale impegnato per la professionalità e le doti umane messe in campo anche questa volta”.




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