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VERSO IL BALLOTTAGGIO
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Comunali 2017, Patella attacca Palumbo: "Ha avvelenato clima e super indebitato Giungano"
Comunicato Stampa
22 giugno 2017 20:42
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Comunali 2017. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa ufficiale diffusa dalla coalizione elettorale a sostegno del candidato sindaco Italo Voza, a firma del consigliere eletto Vincenzo Patella (nella foto).

“Ad avvelenare il clima politico di questa competizione elettorale è il caro sindaco decaduto di Giungano Franco Palumbo, con la sua quotidiana dose di bugie e falsità”: ha dichiararlo è Vincenzo Patella, candidato del Partito Democratico nella coalizione a sostegno di Italo Voza.

“Conosco da molti anni Franco Palumbo, e mi è anche simpatico – esordisce l’esponente della coalizione che sostiene Italo Voza – ma quello che sta cercando di far passare nell’opinione pubblica in questi giorni sfiora davvero il surreale.
Lui ha alzato il livello dello scontro, sin dall’inizio della campagna elettorale; lui ha, utilizzando mistificazioni, bugie, sorrisi e strette di mano, provato a conquistare l’amicizia dei capaccesi, come se questo fosse sufficiente per amministrare una comunità venti volte più grande della sua Giungano, che – rammento - ha abbandonato facendosi dichiarare incompatibile con un espediente davvero bizzarro.
Per non parlare poi delle sue idee e del suo programma elettorale, preso spudoratamente e di sana pianta da quello del Partito Democratico di Battipaglia elaborato per le ultime elezioni amministrative.
Ci sono intere frasi, capoversi e pagine letteralmente copiati, come se il progetto sul futuro di una comunità si potesse fare con un semplice copia e incolla buono per tutte le stagioni e per tutte le realtà.
È cosi che l’amico di tutti Franco Palumbo dice di voler praticare il cambiamento, magari portando Battipaglia a Capaccio?
Forse qualcuno a lui vicino dovrebbe avere la pazienza di spiegargli che le idee programmatiche scaturiscono dalle esigenze, dall’identità, dalla vocazione di una comunità? E che per saperle individuare bisogna averne esperienza e viverle, non basta arrivare qualche mese prima delle elezioni, stringere le mani, dispensare sorrisi e paventare miracoli.
Franco Palumbo mi scuserà poi se continuo a guardare a Giungano, ma dal momento che viene a proporsi alla guida della nostra Città ci sembra il minimo far riferimento alla sua precedente esperienza amministrativa.
Giungano è un comune fortemente indebitato. Stando a quanto emerso proprio nel Consiglio comunale di Giungano lo scorso 31 maggio 2017, forse addirittura il più indebitato del comprensorio. Infatti, diversi elementi del bilancio comunale risulterebbero compromessi, in particolare risultano presenti i parametri deficitari n.1, con un disavanzo di oltre 440.000 euro - dato quasi incredibile per un comune di appena 1200 abitanti – il parametro 3 – che riguarda i residui attivi del I e III titolo del bilancio che sono superiori al 65% degli accertamenti relativi a quei titoli – ed il parametro 7, con un indebitamento superiore al 150 % delle entrate. Per capirci, affinché venga dichiarato il dissesto di un comune, è sufficiente che non siano rispettati 5 di questi parametri, e dunque Giungano – purtroppo per i suoi abitanti e grazie all’operato del sindaco decaduto – è vicina a questa condizione che porta ad aggravi enormi delle tasse per i cittadini.
Ora quello che mi chiedo – e dovrebbero chiedersi molti che al primo turno hanno votato il sindaco decaduto di Giungano – ma sono questi il modello e l’esperienza che l’amico Palumbo vorrebbe portare qui da noi a Capaccio Paestum?
O forse – conclude Vincenzo Patella – questi sono l’esperienza amministrativa, la coerenza e i principi etici di un sindaco che non trova il tempo di far pubblicare la propria dichiarazione dei redditi sul sito istituzionale del Comune di Giungano da oltre tre anni, stando a quanto risulta cercando sulla sezione ‘amministrazione trasparente’ o altrove sul portale internet?

Se queste sono le premesse, suggeriamo all’amico Palumbo di dismettere i sorrisi e le affabulazioni, e di tornare a Giungano. E sia chiaro: questi non sono veleni, i veleni sono altri e non ci appartengono.
Queste sono verità, verità che risultano dal sito, dai programmi, sono dati pubblici, e noi abbiamo il dovere di dirle, perché i cittadini di Capaccio Paestum hanno il diritto di sapere e di verificare quello che ha fatto nel corso del suo operato politico il sindaco decaduto di Giungano, così come hanno il diritto di verificare l’operato dell’Amministrazione Voza”.



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