CAPACCIO PAESTUM. Voleva farla finita tagliandosi le vene, ma i carabinieri sfondano la porta e la salvano dal dissanguamento. L’episodio è avvenuto ieri mattina intorno alle ore 10:00 all’interno di un’abitazione al Rettifilo di Capaccio Paestum, dove la donna, una 39enne di origine polacca, ha tentato il suicidio ferendosi ai polsi prima con un taglierino e poi con una lametta, chiudendosi in bagno.
A dare l’allarme è stato il cognato, preoccupato dal fatto che la donna, madre di due bambine ed in procinto di partire per la Polonia con le due piccole, non rispondeva al telefono da diverse ore.
Sul posto sono così intervenuti i militari dell’Arma della Stazione di Capaccio Scalo, agl'ordini del l.te Serafino Palumbo, coordinati dalla Compagnia di Agropoli diretta dal cap. Francesco Manna, i quali, intuendo la situazione anomala, si sono recati presso l’abitazione e, riuscendo ad intuire il pericolo, una volta entrati grazie ad una delle bambine, hanno forzato la porta del bagno riuscendo a persuadere la donna dall’intenzione di togliersi la vita. Notato il lago di sangue, i militari hanno subito allertato i soccorsi: sul posto è giunta l’ambulanza medicalizzata della Croce Rossa di Piazza Santini, la cui equipe ha prestato alla 39enne tutte le cure del caso. Secondo le prime ricostruzioni, alla base del gesto ci sarebbero contrasti con l’ex marito sulla custodia delle due figliolette.