Attualità
Albanella, moldavo vittima di un episodio di bullismo: indagano gli inquirenti
Redazione
30 gennaio 2010 17:49
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Contusione multipla al volto, alla fronte ed al naso, contusione multipla al corpo: è il risultato del referto medico del pronto soccorso di Roccadaspide dove è stato medicato O.C., 17 anni, moldavo, vittima di un episodio di bullismo. Il fatto è accaduto presso l’Istituto alberghiero di Albanella, succursale del professionale per i servizi “Moro” di Eboli. I sanitari hanno valutato guaribili in 10 giorni le ferite del 17enne.

Ad aggredirmi sono stati due ragazzi di Battipaglia, uno dei quali è mio compagno di classe” ha spiegato il ragazzo al proprio legale. “Il motivo? Lunedì 25, dopo l’assemblea d’istituto, mentre rientravo in classe, riportando indietro la mia sedia, hanno cominciato a spingermi per farmi finire addosso ad un ragazzo disabile. Il fatto mi è sembrato assai odioso e gli ho chiesto più volte, quasi per favore, di smetterla. Sembrava finita lì, invece, appena mi hanno visto mettere piede fuori dal portone dell’aula, uno di loro mi ha tirato il giubbotto e trascinato al centro del corridoio. Pochi metri ed in due si sono messi contro di me. Il più grande mi colpiva ed il più piccolo mi manteneva. Devo ringraziare lo studente della V classe, che è il rappresentante d’istituto: si è buttato contro i miei aggressori e mi ha letteralmente tolto dalle loro mani”. Ha raccontato così la sua disavventura.

Dei primi soccorsi si è occupato un docente, Gaetano Zunno, che lo ha medicato e gli ha disinfettato le ferite. I compagni e lo stesso professore si sono proposti per accompagnarlo presso il vicino ospedale di Roccadaspide. Ma il 17enne ha rifiutato: “Volevo andare a casa. Avevo il mio scooter nel parcheggio della scuola e non volevo lasciarlo in balia di quelli che mi avevano aggredito”. Promettendo, però, che ci sarebbe andato subito dopo. Infermieri e medici, oltre alle cure del caso, lo hanno sottoposto a diversi esami, prendendo a cuore quanto era accaduto al giovane moldavo. A voler far chiarire la storia dagli inquirenti, è stato il padre del ragazzo. Intanto, nella scuola si vuole escludere che la vicenda accaduta sia dettata da motivi di intolleranza razziale. “O. è un bravo ragazzo e studente perfettamente integrato, nonostante sia in Italia da non più di 7 anni”, hanno commentato i professori dell’istituto Albergiero.



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