CASERTA. Si difende il consigliere regionale Giovanni Zannini, indagato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per corruzione e concussione. Avrebbe ricevuto, secondo l’accusa, diversi favori da imprenditori, da una gita su un lussuoso yacht ai motorini per i figli, in cambio di suoi interventi presso un Comune del Casertano e la Regione. “Confido nell’operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati” ha detto il consigliere iscritto al gruppo “De Luca presidente” e presidente della Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile, dopo le perquisizioni eseguite nella giornata di ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della compagnia di Aversa. I militari dell’Arma sono alla ricerca di elementi utili alle indagini. Nell’inchiesta sono coinvolte anche altre sei persone, tra i quali figurano anche un dirigente della Giunta Regionale della Campania e alcuni imprenditori del casertano. Zannini, secondo l'accusa, avrebbe anche costretto un importante dirigente dell’Asl di Caserta a dimettersi.