SASSARI. C’è qualcosa che va oltre la terza sconfitta di Napoli. Sassari funesta sotto tutti gli aspetti. I sardi di Markovic hanno vinto agilmente 94-76, andando avanti anche sul +32. Un cataclisma autentico per gli azzurri che non hanno messo niente sul parquet. Ancora senza nerbo, i cestisti napoletani appaiono in modo inquietante come fantasmi. Slegati e poco competitivi. Un brutto segnale questo qui che arriva dalla Sardegna. Milicic, senza Pangos tenuto precauzionalmente a riposo, rilancia De Nicolao. Il play padovano è uno di quei giocatori che nella gioia come nel dolore conferma sempre un atteggiamento positivo. Non una roba scontata. E poi nel bel mezzo della gara sistema in quintetto il 18enne play bonsai Saccoccia, a referto anche con 2 punti: una sorta di provocazione potrebbe sembrare ma anche una mossa utile per provare a scuotere gli animi fin troppo quieti della truppa campana mortificata da Bendzius e compagni proprio in quei minuti. Il terzo periodo è eloquente: 27 a 7. Jordan Hall è un autentico ufo. Porta palla, gigioneggia, non è mai concreto e sbaglia punti facili anche sotto i tabelloni. Manning prova a suonare la carica, è insidioso in penetrazione ma non è un giocatore utile per il collettivo. Anche Totè, ancora top scorer (16 pt.), è funzionale a se stesso. Inquieta certamente la scarsa applicazione. Copeland, uno dei “go to guy” individuato da Llompart e Liguori, perde 4 palloni. La sensazione è che questa gara abbia sancito la dimensione mediocre di una squadra che perdendo tutti i totem della scorsa stagione - tra i diversi anche Sokolowski oggi in forza a Sassari e autore di 9 punti - non è riuscita a cambiar pelle nel modo giusto. Un esame di coscienza anche da parte dei manager va fatto. Lo score oggi è di 0/3 e mette in guardia il club. Non è da escludere che qualche faccia nel roster potrebbe cambiare a stretto giro. E intanto sabato sera a Fuorigrotta arriva una concorrente per la salvezza come Cremona. Un ulteriore stop destabilizzerebbe completamente un ambiente che invece da un anno a questa parte avrebbe trovato la sua dimensione per procedere serenamente in massima serie.