Cronaca
SVOLTA NELLE INDAGINI
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Napoli, ucciso e bruciato nelle sterpaglie di Pianura da un baby pusher
Redazione
22 ottobre 2024 15:42
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NAPOLI. Prima l'ha ucciso, poi ha incendiato con complici il suo corpo nelle campagne, per dissidi legati alla gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti a Pianura, quartiere di Napoli. L'assassino è un baby pusher, già detenuto in un Istituto Penale per i Minorenni. Il cruento omicidio accadde lo scorso 31 agosto, quando il 20enne Gennaro Ramondino venne rinvenuto cadavere tra le sterpaglie. Le indagini della Squadra Mobile di Napoli, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura per i Minorenni di Napoli, hanno consentito di individuare il luogo in cui l'omicidio sarebbe avvenuto - un sottoscala in via Comunale Napoli nel quartiere di Pianura, generalmente utilizzato dai gruppi criminali della zona come "piazza di spaccio" - e le modalità nelle quali lo stesso si sarebbe consumato. Il minore avrebbe esploso contro la vittima diversi colpi d'arma da fuoco a bruciapelo, uccidendolo sul colpo. Poi, con dei complici, ha trasportato il cadavere in aperta campagna - dove poi è stato ritrovato carbonizzato - e per eliminare ogni traccia del delitto nei locali del sottoscala in cui era avvenuto l'omicidio. Le ragioni del gesto, secondo quanto ricostruito, potrebbero ricondursi a dissidi relativi alla gestione dell'attività di spaccio di stupefacenti e alla suddivisione dei relativi proventi.



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