Sport
Serie D, gir. I: ultimi aggiornamenti dalla Redazione sportiva
Marco Rizzo
17 gennaio 2013 17:01
Eye
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GELBISON, A PATERNO’ LA QUINTA TRASFERTA SICILIANA DI FILA

Il consueto clima tranquillo fa da compagnia alla Gelbison negli allenamenti che proseguono al “Morra” di Vallo della Lucania. Ieri mattina la seduta puramente dedicata alla parte atletica, mentre oggi Alessandro Erra farà svolgere ai suoi il consueto test infrasettimanale del giovedì contro la Juniores. Per i rossoblu c’è da preparare la quinta trasferta siciliana consecutiva. Il tour finirà con l’arrivo a Paternò, con i vallesi che intendono portar via dal “Falcone-Borsellino” qualcosa per rispondere alle quattro sconfitte maturate finora oltre lo Stretto, dove i sorrisi sono giunti solo nelle tappe di Palazzolo e Noto. Di Sicilia si tornerà a parlare poi direttamente con il viaggio a Messina per la sfida del “San Filippo”. Migliorare lo score delle ultime tre settimane è l’impegno di capitan Pecora e compagni. Erra, come è ormai sua abitudine, non fornirà quest’oggi parecchi elementi per poter stilare in modo anticipato l’undici che scenderà in campo a Paternò. Mai come adesso, il trainer dei vallesi ha in mente qualcosa di diverso rispetto al solito, avendo avuto modo di verificare la bontà di un nuovo modulo e la possibilità di variare qualcosa, anche per fornire una scossa al gruppo che come sempre coeso ed unito ha voglia di ritornare a regalare successi e feste a tifosi e società.

GELBISON, L’AVVERSARIA: IL PATERNO’

E’ bastato un mese di forte flessione al Paternò per far cambiare totalmente look al campionato dei rossazzurri di Pippo Strano. Ritrovata la serie D, la compagine catanese, con la fusione prodotta in estate con l’Adrano, era partita tra le formazioni che avrebbero avuto il ruolo di sparring-partner, con in testa l’obiettivo di inserirsi tra le prime cinque del torneo. Il motivo era nella lettura di una rosa competitiva, da Mastrolilli, capace di infilare una serie di gol consecutivi nelle prime cinque giornate, a Mandarano, da Savanarola (ora approdato all’Acr Messina) a Zumbo e Truglio a centrocampo, con Orefice in difesa a far da chioccia. Proprio la partenza dell’attaccante che sta facendo le fortune della capolista di Gaetano Catalano ha invertito di fatto il trend del Paternò. Sua la doppietta nell’ultima vittoria dei rossazzurri, lo scorso 2 dicembre, quando al “Falcone-Borsellino” il Ribera venne battuto e scavalcato in classifica. In quella giornata, era la quattordicesima, il Paternò entrava ufficialmente nei play-off anche grazie all’assegnazione dei punti a tavolino per il ricorso presentato in occasione della trasferta di Agropoli. Da allora, solo un punto ottenuto in cinque partite, con la mini crisi di quattro sconfitte di fila interrotta domenica scorsa in quel di Vibo Valentia contro la Vibonese. Due stop interni di fila, contro Montalto e Palazzolo, e la discesa ai limiti della zona play-out, comunque distante ancora sei lunghezze. I tifosi, che quest’anno sono tornati a riempire i settori dello stadio che soltanto un decennio fa ammirava la squadra di Pasquale Marino approdare ad un passo dalla serie B, hanno prodotto anche una forte contestazione e sperano di poter ritornare a festeggiare una vittoria. La Gelbison troverà quindi un ambiente carico ma potrebbe essere anche brava a sfruttare l’andamento negativo dei rossazzurri.

AGROPOLI, BUONA NOTIZIA PER DELLISANTI: ALTOBELLO RECUPERA

L’ottima notizia che allieta il lavoro di Franco Dellisanti è il recupero di Cristian Altobello. Il difensore, uscito malconcio nel secondo tempo contro il Licata, sarà disponibile domenica al cospetto dell’Acr Messina e del duo Corona-Savanarola. Toccherà all’under proveniente dal Sorrento riproporre la coppia di centrali con il capaccese Sergio Ruggieri, con il recupero di Montano e la possibilità di impiegare anche Landolfi che pongono in una situazione più tranquilla il tecnico pugliese nell’allestire un quartetto, ancora orfano dell’esperto Parisi, che possa opporsi nel modo migliore all’attacco stellare dei giallorossi. In più, a centrocampo il rientro di D’Attilio farà comporre una mediana che conterà sulla brillantezza e le capacità tecnico-tattiche dell’under biancazzurro e l’esperienza di Ottonello e Formidabile. In avanti, spazio a Raffaele Santaniello e Peppe Mallardo che proveranno a pungere la difesa meno battuta dell’ultimo scorcio di campionato. L’Agropoli spera di avere, rispetto alle ultime esibizioni interne, anche un dodicesimo uomo in campo, il pubblico, che pian piano sembra aver abbandonato i delfini in questa tanto attesa esperienza in serie D. Il “Guariglia” degli ottimi colpi d’occhio nella parte iniziale del torneo è soltanto un ricordo. Il fascino del nome e del blasone, il sapere d’affrontare la primatista, potrebbe produrre un forte riavvicinamento della piazza alla squadra. Da Messina sono pronti a partire in tanti. Una prima richiesta inviata alla società biancazzurra parla di cento tagliandi, ma con il passare delle ore la massa al seguito della squadra cara al presidente Pietro Lo Monaco è destinata ad incrementarsi.

AGROPOLI, L’AVVERSARIA: L’ACR MESSINA

Ha ormai assunto i connotati della squadra ammazza-campionato l’Acr Messina di Gaetano Catalano. Un passo sicuro anche in esterna dove i giallorossi hanno ottenuto meno del quasi totale en plein condotto al “San Filippo”. Dopo la sconfitta nello scontro diretto del 9 dicembre scorso, a Cosenza, con il 3-2 che produsse il momentaneo aggancio in vetta dei silani, i peloritani hanno risposto con quattro acuti di fila, superando in scioltezza anche le esibizioni fuori casa di Caltanissetta, contro una Nissa in campo comunque con la Juniores, e di Acireale. Nessuna rete al passivo, sia dentro che lontano dallo stadio amico. Lagomarsini non subisce gol proprio dal match del “San Vito”. Una compattezza difensiva figlia delle presenze di gente come Giovanni Ignoffo e Agatino Chiavaro, con quest’ultimo già in gol all’andata e che è ancora a riposo ma dovrebbe tornare disponibile per Agropoli, dove l’ex Salerno Calcio respirerà un’aria vicina a quella immessa nei polmoni nella sua esperienza salernitana dello scorso anno. Un po’ come Ignoffo, altro ex della Salernitana Calcio e in passato anche nel Napoli che ricominciò la sua vita calcistica allenandosi in quel di Paestum, a pochi chilometri dal “Guariglia” come l’allora Salernitana del presidente Antonio Lombardi. In più, l’Acr Messina ha potuto mettere sul piatto del campionato un Re Giorgio Corona tornato a brillare in fase realizzativa, e quel Giuseppe Savanarola che rischia di diventare l’uomo-copertina della promozione in Lega Pro dei giallorossi, che quest’anno vogliono lasciare la serie D, categoria dove l’Acr Messina dimora ormai dal 2008. Sulla carta, la missione dell’Agropoli sembra impossibile, ma a fornire un assist potrebbe essere la cabala, che vede la squadra dello Stretto già battuta quest’anno nel Cilento, quando la Gelbison sfoderò una prestazione maiuscola, rifilando un secco 2-0 a Corona e soci.



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