Cronaca
INDAGINI IN CORSO
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Giallo Nowak, un amico della coppia: "Il responsabile sta qui"
Antonio Vuolo
24 ottobre 2024 13:22
Eye
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CASTELLABATE. “Noi viviamo a 100 metri dalla loro abitazione e non abbiamo mai visto o sentito qualcosa di preoccupante. È un posto solitamente tranquillo, soprattutto in questo periodo dell'anno, con pochi residenti. È difficile immaginare che qualcuno sia venuto da fuori per commettere questo omicidio. Purtroppo, sono convinto che il responsabile sia una persona del posto. Qui, in questo periodo, viviamo in 80 persone, e ci conosciamo tutti. Tra 80 persone, purtroppo, può esserci sempre la 'pecora nera'. Se fosse accaduto in estate, il dubbio sarebbe caduto su persone esterne, ma ora sono sicuro che la responsabilità sia di qualcuno vicino”. Ne è convinto Remo Guercio, vicino e conoscente della coppia, che non ha dubbi neppure sull’innocenza del compagno di Silvia Nowak, la 53enne tedesca rinvenuta senza vita e semi-carbonizzata nella pineta a pochi metri metri dalla sua abitazione. Ha deciso, non a caso, di ospitarlo in questi giorni, essendo la villetta sottoposta a sequestro probatorio per consentire agli inquirenti di eseguire tutti gli accertamenti del caso. "Mi ha colpito subito quando mi ha chiesto: 'Remo, ma tu mi credi?' Io ho risposto rapidamente di sì. Poi mi ha chiesto se pensavo di ospitarlo, e gli ho risposto: 'Certamente.' Non avrei mai portato a casa qualcuno che non avrei ritenuto innocente. Vista la situazione, non ho esitato a ospitarlo”. 

Intanto, il mistero sull’uccisione della donna, trovata seminuda e semi-carbonizzata nella vegetazione a ridosso della villetta dove viveva con il compagno, si infittisce. Le indagini, coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania, non hanno ancora portato a svolte significative. Mentre si attendono i risultati degli accertamenti seguiti dai carabinieri del Ris di Roma, emergono nuovi dettagli sulle ultime ore di vita della 53enne. Silvia è stata vista l'ultima volta camminare per pochi metri verso il centro abitato con un guinzaglio e una ciotola, prima di sparire dalle telecamere di sorveglianza in direzione della pineta, a breve distanza dal punto in cui verrà ritrovata senza vita. Aveva un appuntamento con qualcuno? Una domanda, per ora, senza risposta. L’unico dato certo è per ora che il corpo di Silvia presenta diverse ferite da arma da taglio, in particolare all’addome e alla gola, oltre a un violento trauma alla testa. E poi anche una frattura al polso destro, che la donna potrebbe aver riportato nel tentativo estremo di difendersi. La morte di Silvia, infatti, è stata violenta e gli inquirenti faticano a ricostruire tutte le fasi. Intanto, anche la polizia di Augsburg, città della Baviera, sta seguendo il caso. I poliziotti tedeschi sono in costante contatto con le forze dell’ordine italiane per seguire gli sviluppi della vicenda. 

 



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