CASTELLABATE. “Aspettiamo risposte, sono trascorse ormai tre settimane senza sapere nulla sulla morte di Silvia." Così parla l’avvocato Felice Carbone, legale del compagno della 53enne tedesca Silvia Nowak, trovata senza vita e semi-carbonizzata lo scorso 18 ottobre a Ogliastro Marina, nel comune di Castellabate. Intanto, nei laboratori dei carabinieri del Ris di Roma, sono iniziate le analisi sul materiale repertato nella villetta e nel giardino di via Arena. La Procura di Vallo della Lucania, che indaga sull’omicidio, spera di identificare il responsabile grazie agli esami di laboratorio, in particolare all’eventuale ricostruzione del DNA della vittima, resa possibile dalle tracce biologiche ritrovate sotto le sue unghie. E’ stata, nel frattempo, differita di qualche giorno anche la consegna della copia forense del cellulare della vittima a un consulente tecnico per eseguire ulteriori approfondimenti. Non è escluso, inoltre, che possa essere disposto un ulteriore sopralluogo dei carabinieri del Ris di Roma nell’abitazione di via Arena, ancora sottoposta a sequestro probatorio. Così come non è stata ancora disposta il nulla osta dall’Autorità giudiziaria per il rilascio della salma in modo da consentire di dare una degna sepoltura alla 53enne tedesca. Anche il Consolato tedesco in Italia segue da vicino il caso e, negli ultimi giorni, ha curato il trasferimento del compagno della vittima in un’altra località della provincia di Salerno.