CASERTA. Ha confermato le dimissioni da presidente della Provincia di Caserta e da sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, ribadendo i motivi della decisione presa lo scorso 25 ottobre a seguito della perquisizione effettuata dai carabinieri nella sua abitazione di Pignataro e in Provincia. Magliocca è indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per corruzione e concussione, in quanto accusato di aver fatto pressioni su alcuni dirigenti provinciali - indagati - affinché affidassero appalti ad imprenditori che in cambio garantivano a Magliocca la sponsorizzazione di squadre di calcio dilettantistico in cui militava il figlio. Magliocca, affiancato dal suo avvocato Mauro Iodice, ha rivendicato, nell’incontro con la stampa, i risultati ottenuti in questi sette anni di presidenza.
Ecco la nota integrale:
“1) ho ribadito che in questa fase della mia vita sento la necessità di garantire la massima tranquillità e serenità alla mia famiglia. L'ingiustizia del 2011, infatti, è ancora ben impressa nella nostra mentre. Ed anche questa perquisizione la stiamo vivendo come tale.
2) ho spiegato che ho deciso di non ritirare le dimissioni anche a tutela dell'immagine della Provincia. L'autorevolezza, infatti, che io e i miei collaboratori abbiamo fatto guadagnare in questi anni alla Provincia, consentendole di sedersi alla pari con tutti gli altri organi (Prefetto, Procuratore, i vari Comandanti delle varie forze dell'ordine ecc) nei vari tavoli istituzionali che contano, non può essere pregiudicata da una vicenda personale.
3) ho spiegato che mi sono dimesso, in modo speculare a quanto indicato al punto precedente, anche per un senso di rispetto verso tutte le istituzioni con cui la Provincia deve necessariamente dialogare. Compreso la Procura. La mia vicenda personale non deve deve in alcun modo determinare imbarazzi istituzionali.
Nella conferenza stampa, infine, non sono entrato nel merito della vicenda giudiziaria.
Ma ho voluto sottolineare alcuni aspetti:
1) ho ribadito che nei miei anni di Sindaco e Presidente non ho mai incontrato imprenditori. Come del resto dichiarano gli stessi carabinieri nella loro relazione. Pertanto, non ho mai chiesto sponsorizzazioni a chi ha ricevuto affidamenti dalla Provincia e dal Comune. Le sponsorizzazioni sono arrivate alle varie associazioni attraverso altre modalità e per altre motivazioni. Legali. Trasparenti.
2) ho ribadito che non ho talpe in procura. Le due persone coinvolte nella vicenda non c'entrano nulla. Le notizie di indagini che mi riguardano erano sulla bocca di mezza Provincia da oltre un anno. E per quanto ci riguarda sono stati gli stessi "collaboratori" della Procura ad aver divulgato tali notizie e fatto in modo che io, indirettamente, ne venissi a conoscenza.
3) Voi sapete che sono indagato per aver fatto fatto fare sponsorizzazioni al Vitulazio per garantire maggiori prestazioni sportive a mio figlio. Ebbene, nella conferenza stampa ho dichiarato ed ho chiesto che venisse riportato a carattere cubitali che mio figlio non ha mai giocato nel Vitulazio. È una cosa assurda quella che ci è capitato.
Questo è quanto. Finisce una bella esperienza. Ora mi dedicherò per qualche mese a questa vicenda. Poi vedremo. Perché chi mi conosce sa che non mollo mai.
Voglio, infine, ringraziare i miei tanti collaboratori che in questi anni mi hanno dato un supporto fondamentale per il raggiungimento dei tanti risultati. Ma soprattutto voglio ringraziare le migliaia di persone che in questi 20gg mi hanno scritto o contatto per chiedermi di ritirare le dimissioni. Il loro affetto è stato straordinario”.