MONDRAGONE. I carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone (CE), all'esito di un'attività d'indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Napoli, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale partenopeo, nei confronti del 65enne Tiberio La Torre, esponente apicale della criminalità organizzata operante nell'area di Mondragone, accusato dei reati di estorsione e tentata estorsione con l'aggravante del metodo mafioso, già attinto il 16 maggio scorso da altra misura cautelare in carcere per analoghi delitti, nello specifico l’estorsione all’imprenditore Alfredo Campoli e la tentata estorsione di 50mila euro al consigliere regionale Giovanni Zannini, che presentarono entrambi denuncia.
Ricostruiti, a suo carico, numerosi ulteriori episodi estorsivi in danno di imprenditori ed esercenti del Casertano, che hanno poi trovato il coraggio di denunciare l'aguzzino, che arrivava a chiedere anche decine di migliaia di euro alle vittime, alcune pesantemente minacciate di morte, tra cui una cooperativa che gestisce i parcheggi a pagamento a Mondragone ed una società incaricata delle opere di giardinaggio.
Tiberio La Torre, alias “Puntinella” e cugino del boss Augusto La Torre, si presentava come un boss della malavita di Mondragone per intimorire gli imprenditori e costringerli a pagare il pizzo.
Si evidenzia in ogni caso che il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.