EBOLI. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la nota stampa inviata alla nostra redazione dall’Associazione Schierarsi di Eboli, a firma di Arturo Forlano e Vito Re:
“Una manifestazione simbolica come quella sulla legalità è utile solo se accompagnata da un piano concreto e incisivo per affrontare i problemi cronici di Eboli. Che la città sia preda della criminalità è un dato oggettivo: microcriminalità, spaccio, furti, minacce, pirati della strada e abbandono di rifiuti sono all’ordine del giorno. Purtroppo, questa amministrazione fa fatica a garantire opere di deterrenza e controllo per rendere Eboli più sicura.
• La Videosorveglianza assente o inefficace:
Tutta la città chiede da anni chiarimenti sul sistema di videosorveglianza. Troppe volte abbiamo sentito da questa amministrazione le Telecamere non funzionano.
Perché non coprono le aree più critiche?
Non esistono risposte chiare né un piano definito. Questo clima di incertezza e di mancanza di programmazione spaventa i cittadini.
• Incapacità di affrontare la dispersione scolastica:
Abbiamo più volte chiesto un confronto all’assessore competente per capire quali iniziative fossero previste per contrastare la dispersione scolastica e il coinvolgimento dei giovani nella microcriminalità. A oggi, nessuna risposta né alcun piano concreto.
• Scarsa presenza sul territorio:
Chi amministra Eboli sembra vivere distante dai problemi reali della città. Mancano confronto e dialogo diretto con i cittadini, soprattutto nelle zone più critiche. Senza un feedback costante da chi vive quotidianamente le difficoltà, non si può progettare alcun cambiamento efficace.
Azioni immediate contro la criminalità:
1. Maggiore presenza di forze armate: Incrementare la presenza delle forze dell’ordine nei quartieri più a rischio, intensificando i pattugliamenti e i controlli, soprattutto nelle ore serali e notturne.
2. Videosorveglianza funzionante: Assicurare il ripristino e il potenziamento del sistema di telecamere in città, garantendo tempi certi per la loro implementazione e una manutenzione regolare.
3. Collaborazione con associazioni e parrocchie: Creare sinergie con realtà locali per organizzare attività educative e sociali, con l’obiettivo di prevenire la devianza giovanile e promuovere il senso di comunità.
4. Ascolto e dialogo: Avviare un confronto diretto e costante tra amministrazione, cittadini e realtà locali per raccogliere istanze e proporre soluzioni condivise.
Questi interventi non sono opzioni, ma priorità per contrastare efficacemente la criminalità e restituire ai cittadini un senso di sicurezza e appartenenza.
È fondamentale garantire spazi formativi e associativi per offrire alternative alla criminalità. Attività culturali, sportive e formative soprattutto nei Quartieri più bisognosi devono essere al centro di un piano strategico per il futuro dei ragazzi di Eboli.
Basta rimandare!
La sicurezza dei cittadini non può più aspettare.
Chi governa deve vivere la città, ascoltare le persone e agire di conseguenza, questa amministrazione non lo fa!!
Il futuro di Eboli dipende anche da un'amministrazione più dinamica, più inclusiva, più efficace sul tema legalità.
Non servono manifestazioni SPOT, servono azioni costanti e coraggiose che mettano al centro il bene della comunità”.