Giudiziaria
IN PRIMO GRADO
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Camerota, processo Kamaraton: pesanti condanne per 14 imputati
Alfonso Stile
02 dicembre 2024 13:51
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CAMEROTA. Processo Kamaraton nel Cilento: pesanti condanne, in primo grado, per 14 dei 44 imputati coinvolti nella maxi inchiesta, condotta dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania culminata nel maggio del 2019 con 12 misure cautelari (4 in carcere e 9 ai domiciliari), che ha ricostruito numerosi episodi di corruzione, peculato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, appalti truccati e distrazione di denaro ad opera di ex sindaci, ex assessori ed ex consiglieri comunali, accertando l’esistenza e piena operatività, in seno al comune di Camerota, di un’associazione per delinquere, dal 2012 al 2017, finalizzata alla commissione di un numero indefinito di reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica.

Dopo 5 anni di udienze dibattimentali, stamane, nell’aula bunker di Salerno, la lettura della sentenza del collegio giudicante (presidente Tringali, a latere Ragucci e Setta): 13 anni e 5 mesi per Antonio Romano, sindaco all’epoca dei fatti contestati, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per 5 anni; 12 anni e 10 mesi per l’ex sindaco Antonio Troccoli, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per 5 anni; 5 anni e 6 mesi al figlio ed ex assessore, Ciro Troccoli; 14 anni e 10 giorni all’ex assessore Rosario Abbate; 1 anno e 8 mesi a Michele Del Duca (ex vicesindaco); 3 anni e 5 mesi ad Antonio Ciociano (ex capo della Municipale); 6 anni all’amministratore di una coop locale, Ferdinando Cammarano; 1 anno a Roberto Cavaliere; 4 anni e 9 mesi a Raffaella Di Bella; 1 anno e 8 mesi per Alfonso Esposito; 4 anni per Antonietta Coraggio (all’epoca a capo dell’Ufficio Tecnico e vicesindaco di Vallo della Lucania) e per l’ex consigliere comunale Giancarlo Saggiomo; 5 anni all’imprenditore Vincenzo Bovi; 4 anni a Giuseppe Occhiati.

Assolti invece 30 imputati, ovvero: Francesco Fiore, Marco Francesco Di Luca, Domenico Talamo, Giovannantonio Cammarano, Josè Antonio Pomarico, Giuseppe Saturno, Massimo Claudio Augusti, Silvia Elisabetta Augusti, Nicola Carrato, Alessandro Di Rosario, Paolo Desiderio, Lina Di Lello, Antonio Reda, Orlando Laino, Marco Garofalo, Domenico Ciorciaro, Vicente Gerardo Di Napoli, Mattia Gerardo Del Duca, Giuseppe Amorelli, Sergio Gargiulo, Sabino Festa, Marco Colucci, Barbara Bottiglieri, Valentina Marsicano, Palma Francesca Principe, Vincenzo De Luca, Lorenzo Calicchio e Mauro Esposito.

In particolare, l’imprenditore Gabriele Gagliotta, per il quale il pm aveva chiesto 6 anni, è stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”. Assoluzione anche per Cristian De Feo “perché il fatto non costituisce reato”. Gagliotta e De Feo sono stati difesi dall’avv. Antonello Natale, il quale a StileTV dichiara: “Sono molto soddisfatto per i miei assistiti, bisogna sempre attendere le istruttorie dibattimentali ed avere fiducia nella giustizia per una corretta ricostruzione dei fatti nelle sedi opportune”.



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