Politica
LA NOTA STAMPA
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Roccadaspide, Ospedale di Comunità: la denuncia del circolo cittadino di Fratelli d'Italia
Comunicato Stampa
03 dicembre 2024 18:16
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ROCCADASPIDE. In merito all’Ospedale di Comunità di Roccadaspide riceviamo e pubblichiamo il comunicato del circolo cittadino di Roccadaspide di Fratelli d’Italia: 

Ad aprile scorso Auricchio dichiarava che l'ospedale di comunità è un valore aggiunto all'attuale P.O. con venti posti letto. Al momento tutto falso. Solo dopo più di sei mesi dalla plateale inaugurazione, finalmente, apre la porte alla comunità.Ma attualmente i posti operativi si sono ridotti a dieci, ma non tutti possono essere occupati, non è dato sapere il perché, forse per carenza di personale. Di questi dieci come dichiarato da alcuni referenti, sembrerebbe che solo 7 possono essere coperti, anche se ad oggi ne sono stati occupati soltanto 5. Sembrerebbe non essere ancora entrato in vigore neanche un protocollo fra il distretto sanitario ed il P.O. della stessa ASL di appartenenza, per la gestione delle emergenze, prevedendo l'utilizzo del personale interno. In caso di emergenza infatti bisogna contattare il 118 che potrebbe addirittura arrivare dalle postazioni ben più distanti da quella Rocchese: quindi Bellosguardo, Piaggine, Capaccio. Una pessima gestione verrebbe da dire, sia in termini di tempo, decisamente più lunghi per garantire l'emergenza di una struttura che viene definita aggiuntiva all'attuale presidio, sia in termini di personale, in quanto le aree interne, già private negli ultimi anni di tanti servizi base, si troverebbero in quel momento senza un'ambulanza 118 a disposizione (perché impegnata a far scendere di 2 piani un ammalato al PO DI Roccadaspide). Quindi al contrario delle affermazioni di Auricchio che racconta solo bugie, purtroppo, l'ospedale di comunità al momento è una struttura distinta e separata, nessuna aggiunta ai posti letto dell'ospedale, che con il nuovo atto aziendale si riducono drasticamente a 46, di cui diversi solo di regime di ricovero giornaliero. Insomma, abbiamo realmente realizzato qualche cosa di straordinario? Al momento No. Ed ancora, quello che ci preme, è sapere l'apertura della lungodegenza, quella che andrebbe a dare veramente un valore aggiunto in particolare per i pazienti che necessitano di una lunga ospedalizzazione e le relative cure necessarie. La tabella identificativa è stata risistemata, il reparto anche, pulito e arredato, di riapertura però, non se ne parla. Ma l'ospedale di comunità è un'altra storia!Ma intanto a risolvere i problemi ci saranno le botteghe di comunità, aperte sembra qualche giorno a settimana, che con la telemedicina (abolendo le visite dirette) garantiranno la salute (purtroppo di serie B) ai cittadini della SNAI AREE CILENTO INTERNO, capitanata dal presidente Auricchio. Ha anche sostenuto di non aver avuto ruoli istituzionali per incidere in tal senso…ma allora ci chiediamo: perché Auricchio non ti dimetti da Presidente della SNAI se pensi che quel ruolo non ti permetta di frenare il disastro delle aree interne? Resta il fatto che il risultato della gestione delle Aree Interne si può sintetizzare in questi termini: “un divario sempre più ampio con le città”, ma per Auricchio sono giornate storiche!



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