NAPOLI. 90 anni compiuti a maggio, la casa è in ordine. Nel frigo poco e nulla, nel freezer qualche salsiccia dimenticata. Lei è in sedia a rotelle, incapace di camminare. Il telefono non squilla mai, semplicemente perché di telefoni non vi è traccia. Nessun cellulare, nessuna utenza fissa. E’ sola. E non dovrebbe esserlo. I familiari le avevano garantito l’assistenza di una badante ma la donna è andata via da quasi 2 giorni. Forse è tornata nel suo paese d’origine, nell’est europa. L’ha fatto senza avvisare, senza motivi apparenti. Era quella donna a mantenere i fili tra la 90enne e i figli. Alcuni nei paesi vicini, altri lontani centinaia di chilometri. L’ha abbandonata a se stessa, senza un filo che la collegasse al mondo esterno. Ad allarmarsi di fronte a quel silenzio uno dei figli. Vive in Lombardia e da molte ore non riesce a raggiungere telefonicamente la badante. La linea sembra staccata, come se fosse stato imposto un blocco alle chiamate. Pensa di essersi preoccupato inutilmente. E’ certo che a breve sarà ricontattato. Passano altre ore e il timore che la madre possa essere in difficoltà diventa concreto. Chiama il 112 e chiede ai carabinieri di intervenire. I militari della sezione radiomobile di Castello di Cisterna ci mettono pochi istanti ad arrivare. Al citofono risponde nessuno, anche i vicini non sembrano essere in casa. Trascorrono alcuni minuti, poi lo scatto di apertura del portone. Salgono 4 piani e raggiungono l’appartamento della 90enne. E’ lei ad aprire timidamente la porta. E’ in sedia a rotelle, ha serie difficoltà a muoversi. Sembra smarrita e affamata. Da due giorni – racconta – la badante è andata via. Da allora non butta giù un boccone. Non può cucinare, neanche arriva ai fornelli. E il frigo piange. Sta bene ma il suo stomaco borbotta. I carabinieri si organizzano, mettono su qualche tegame per preparare un pasto all’anziana ma poco prima la fiamma blu avvolga la padella, qualcuno bussa alla porta. E’ una delle figlie. I militari si assicurano che l’anziana resti in compagnia, assistita. Andranno via solo dopo aver chiesto se fosse necessario un salto al supermercato. Partiranno ora gli accertamenti per comprendere cosa sia successo e le eventuali responsabilità.
Sono finiti in manette per droga. Mezzo chilo di marijuana nascosto in auto, insieme a due cellulari utilizzati verosimilmente per gestire lo spaccio. Hanno 33 e 35anni e i carabinieri della stazione di Boscoreale li hanno arrestati in via Promiscua. Durante un controllo alla circolazione non hanno saputo controllare l’agitazione. E dalla perquisizione che ne è seguita, sono stati sequestrati 520 grammi di “erba”, pronti per essere dosati e venduti. I due arrestati, Dario Ferricelli e il 35enne incensurato, sono stati tradotti al carcere di Poggioreale e agli arresti domiciliari (il 35enne), in attesa di giudizio. Dovranno rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
Un’auto con targhe coperte in via vittorio veneto e i carabinieri della sezione radiomobile di Torre Annunziata a poche decine di metri. Il particolare non sfugge ai militari e la pattuglia, di contro, non passa inosservata ai 3 in quella Fiat Panda nera. L’inseguimento parte immediatamente. Lampeggianti illuminano le strade della città fino in piazza risorgimento, nei pressi della stazione ferroviaria. Bloccati prima di un possibile tentativo di fuga a piedi, Cristian Bagnoli (21enne), Vincenzo Ciaravolo (22enne) e Bartolomeo Auricchio (19enne). Tutti già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma. Nel veicolo, infatti, i carabinieri troveranno due passamontagna, guanti, un cacciavite, un coltello a serramanico e una pistola replica di una Glock, senza tappo rosso. Sono tutti in attesa di giudizio.
Durante una pattuglia notturna per il contrasto ai reati predatori con particolare riguardo ai furti in abitazione, i carabinieri della stazione di San Paolo Bel Sito hanno arrestato un 29enne. la perquisizione nella sua abitazione, a Palma Campania, ha permesso ai militari di trovare e sequestrare due pistole semiautomatiche e 37 cartucce calibro 7,65. Il ragazzo è stato arrestato per detenzione abusiva di armi e munizioni quindi tradotto in carcere. Sono in corso gli accertamenti per risalire ai proprietari delle semiautomatiche, alcune delle quali rubate di recente, ed accertare se, e di quale furto, siano il provento.
Un 44enne della zona si era avvicinato ad un ragazzo per chiedere qualche dose di marijuana ma l’acquisto è stato interrotto dai carabinieri della compagnia Napoli-Centro, confusi tra la folla. A spacciare in piazza era un 26enne gambiano, che è stato bloccato e arrestato, non senza un concitato inseguimento di corsa tra i vicoli e una vigorosa resistenza da parte del 26enne. Lo spacciatore è stato quindi ammanettato e, dopo le formalità, è in attesa di esser giudicato con rito direttissimo. Durante gli accertamenti è stato anche scoperto che il gambiano è irregolare sul territorio nazionale e si serviva di un passaporto falso, poi sequestrato.