ROCCADASPIDE. Ospedale di comunità a Roccadaspide. Riceviamo e pubblichiamo, la seguente nota inviata alla nostra redazione dal coordinatore Aggregazione Funzionale Territoriale dei Comuni della Valle del Calore.
“Premesso che il progetto originario prevede un numero di 20 posti letto per l’ospedale di comunità di Roccadaspide nel suo funzionamento a pieno regime, allo stato i posti operativi, in funzione del personale sanitario attualmente ad esso dedicato, è di 10 posti letto. Laddove ci siano i pazienti dotati dei corretti requisiti per essere ricoverati nell’ospedale di comunità, i 10 posti letto attualmente disponibili verranno utilizzati tutti, fino a quando non saranno operativi anche gli altri 10, non appena sarà disponibile il personale per garantire l’assistenza adeguata a tutti i pazientiPer quanto attiene alla gestione delle emergenze, è evidente che essa non può essere adeguatamente esperita mediante l’impiego del personale interno all’ospedale di comunità, in quanto esso non è concepito per affrontare le situazioni di emergenza, ma per la gestione di pazienti caratterizzati da un fabbisogno assistenziale intermedio tra la degenza ospedaliera e la medicina del territorio (ambulatorio MMG e ambulatori specialistici ASL), permettendo la somministrazione di terapie più impegnative rispetto a quelle eseguibili a domicilio e l’esecuzione di accertamenti diagnostici, altrimenti difficilmente accessibili per questi pazienti.
Risulta di cristallina evidenza che nel caso in cui si verifichi un’emergenza, debbano essere coinvolti gli specialisti a ciò dedicati (medico di emergenza, anestesista rianimatore, infermiere di area critica) dotati di competenze necessariamente diverse e non sovrapponibili rispetto a quelle del personale impiegato nell’ospedale di comunità. Qualora, poi, si dovesse verificare un’emergenza, con la stessa probabilità con cui essa può accadere per strada, non si comprende in che modo l’accesso del servizio di emergenza presso l’ospedale di comunità potrebbe rappresentare una perdita di chance per il territorio.Ciò posto, naturalmente, è del tutto auspicabile che si realizzi al più presto un protocollo d’intesa, peraltro già in corso di definizione, tra la direzione sanitaria del distretto e quella del presidio ospedaliero di Roccadaspide, al fine di gestire al meglio le emergenze, ma anche di ampliare l’offerta di accertamenti diagnostici, prontamente eseguibili presso il presidio ospedaliero.
Dunque, diversamente da quanto da altri sostenuto, l’ospedale di comunità rappresenta indubitabilmente un valore aggiunto per il territorio, in quanto tutti i cittadini che nelle aree interne accederebbero con difficoltà e solo attraverso il pagamento dell’onorario di professionisti privati, a determinate pratiche infermieristiche ed assistenziali, possono invece contare su una medicina del territorio dotata di un’organizzazione avanguardistica, che va a coprire proprio quell’amplissima area grigia tra il ricovero ospedaliero e l’isolamento totale che molte volte il paziente sperimenta al proprio domicilio, dopo le dimissioni. Infatti spesso, nonostante la buona volontà e lo spirito di iniziativa del medico di medicina generale, non si riesce a coprire quel fabbisogno assistenziale che invece il personale infermieristico dell’ospedale di comunità, sotto la guida dei medici del territorio, può agevolmente fornire a questa tipologia di pazienti.
L'ospedale di Comunità di Roccadaspide, dunque, ha avuto un ruolo pionieristico, attivando un modello di struttura sanitaria, il primo nella provincia di Salerno, destinato a farsi sempre più strada nel panorama sanitario, proprio in risposta all’esigenze di quei cittadini che, anche in funzione delle caratteristiche oro-geografiche del territorio in cui vivono, finiscono per essere svantaggiati nell’accesso alle cure sanitarie messe a disposizione dal SSN.
Pertanto ci sembra doveroso ringraziare tutte le Istituzioni che hanno rivestito un ruolo cruciale nella realizzazione di questa struttura avanguardistica, fiore all’occhiello dell’ASL Salerno e del nostro territorio, nelle persone del Direttore Generale Ingegnere Gennaro Sosto, del Direttore Sanitario Dott Primo Sergianni e del Vicesindaco di Roccadaspide, nonché presidente della SNAI, Girolamo Auricchio, i quali hanno creduto fermamente in questo progetto ambizioso, impegnandosi attivamente in tutte le fasi della sua realizzazione.
L’esperienza di chi scrive, di circa 46 anni di attività professionale in qualità di medico di medicina generale, al servizio della comunità locale, se non altro gli consente di riconoscere il ruolo strategico che può rivestire l’ospedale di comunità di Roccadaspide, nel garantire una medicina di prossimità, che possa colmare il gap tra l’assistenza ospedaliera e la medicina del territorio, decongestionando le strutture ospedaliere locali da accessi impropri, relativi a condizioni cliniche adeguatamente gestibili anche in ambito extra ospedaliero, al fine di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria locale a tutti i livelli, nell’interesse della comunità intera”.