Sport
Serie D, gir. I: ultimi aggiornamenti dalla Redazione sportiva
Marco Rizzo
30 gennaio 2013 16:14
Eye
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GELBISON, LA SOCIETA’ ALZA LA VOCE SULLE DECISIONI ARBITRALI

“E’ l’ora di farsi sentire”. Il proclama di Antonio Piccininno, giunto in sala stampa domenica pomeriggio, è la richiesta di risposte che la Gelbison cerca dagli organi competenti. Una società che opera nella massima trasparenza e nel rispetto di avversari e direttori di gara e che invece ora rischia anche di subire anche una beffa oltre al danno di alcune decisioni arbitrali che stavano per compromettere le azioni sul campo dei ragazzi di Alessandro Erra. Bisognerà capire cosa ha riportato, nel referto, il fischietto di Monza, Simone Serani, duramente contestato al “Morra”. Domani arriverà il verdetto del giudice sportivo che intanto priverà la Gelbison, questo è un dato certo, di due calciatori, Pecora e Santonicola, in pratica lasciando sguarnita una posizione nello scacchiere di centrocampo in vista della trasferta di domenica a Vibo Valentia contro la Vibonese. La Gelbison prepara un esposto-dossier da inviare in sede federale. Su quei fogli verranno inserite varie situazioni verificatesi in queste settimane e che non sono andate giù a dirigenza e staff tecnico, che si sono sentite defraudate. Un primo grido d’allarme giunse già contro il Cosenza al “San Vito”. Una settimana dopo toccò al Ragusa, poi le polemiche e i dubbi s’incrementarono soltanto quindici giorni fa contro il Montalto. Adesso la quarta  prova, contro il Palazzolo, che fornisce materiale abbondante per cercare di salvaguardare la terza realtà del girone. Tutti a prendere posizione e pronti ad esprimere, sempre con toni pacati e moderati, rabbia e a richiedere rispetto.

GELBISON, “L’ALTRO CAMPIONATO” DI ERRA VEDE I ROSSOBLU IN PRIMA FILA

Le polemiche per le decisioni arbitrali non offuscano la soddisfazione di aver ritrovato, nell’ambiente rossoblu, il gusto della vittoria. Un sapore che mancava da oltre un mese e che conferma i vallesi al terzo posto solitario in classifica. La Gelbison di Alessandro Erra continua a primeggiare nell’altro campionato, quello che separa sedici contendenti dal duo di testa, Acr Messina e Cosenza. Due parole, “altro campionato”, uscite dalla bocca del tecnico rossoblu domenica pomeriggio, per specificare l’inizio di una nuova era, con il girone di ritorno che come sempre ha già fatto intendere di voler modificare, in modo sostanziale, i verdetti espressi nel corso della prima parte di stagione. In tutto ciò, solo la Gelbison ha conservato il posto detenuto ormai dal novembre scorso, dallo stop di Caltanissetta contro la Nissa. La terza posizione è di proprietà dei vallesi, nonostante il momento buio vissuto, l’aver raccolto solo quattro dei dodici punti a disposizione nel 2013. Chiusa la pratica salvezza, inizia la corsa alla conferma dei play-off. Fondamentale sarà il doppio turno esterno all’orizzonte. Prima il viaggio in Calabria, direzione Vibo Valentia, per l’incrocio con la Vibonese e poi ci sarà quello che diverrà un vero e proprio scontro diretto, a Torre Annunziata, davanti ad un “Giraud” gremito e nuovamente proiettato all’entusiasmo, contro l’attuale diretta inseguitrice a soli due punti della Gelbison, il Savoia di Salvatore Amura.

AGROPOLI, IL CALENDARIO AMICO DEI DELFINI: ALL’ORIZZONTE TRE SCONTRI DIRETTI PER LA SALVEZZA

Ora che il calendario strizza l’occhio, l’Agropoli non può più fallire. E’ il momento clou, il più importante della stagione. La salvezza diretta si è allontanata, anche se distante numericamente tre punti, ma sono le gare all’orizzonte per i delfini di Franco Dellisanti le opportunità da sfruttare pienamente. Prima della sosta del 10 febbraio, ci sarà domenica prossima l’happening del “Guariglia” contro il Ragusa. Formazione appena abbattuta dal Noto, tra le mura amiche, con i fischi del pubblico. Il tutto davanti alle telecamere di Raisport che hanno immortalato il 4-1 dei granata penultimi sugli azzurri di Giuseppe Anastasi. Poi, quando si rientrerà in campo, l’occasione sarà ancora più ghiotta se non unica. Si andrà a Caltanissetta, dove la Nissa da settimane schiera ormai gli Juniores. Nel computo annoveriamo nel fondamentale mese di febbraio che attende i biancazzurri l’altro scontro diretto del 24, quando al “Guariglia” giungerà l’Acireale. E’ l’ora del filotto che possa aumentare le chances dell’Agropoli di tirarsi fuori entro trenta giorni dalla zona play-out. Anche perché già domenica il cielo potrebbe tornare più sereno. E’ tutto nelle mani di Mallardo e compagni. Nel Cilento ci sarà l’incontro con il Ragusa, mentre in Sicilia qualcuna, nell’incrocio tra Palazzolo Acreide e Sambiase, potrà comunque lasciare qualcosa per strada.

AGROPOLI, IL CICLO DI FERRO SI CONCLUDE CON ZERO PUNTI E GOL ALL’ATTIVO

Il mini ciclo di ferro ha prodotto zero punti e zero reti realizzate. Tre ko di fila, contro Licata, Acr Messina e Cosenza hanno vanificato in pratica l’uno-due assestato contro Sambiase e Pro Cavese. Risultati che comunque serviranno a maggio quando si faranno i conti. Intanto, però, l’Agropoli non è riuscito a muovere la sua classifica in queste tre settimane, nonostante le buone prove offerte in tutti e tre i casi. E’ mancato il gol, in pratica, anche se le occasioni non sono mancate. La forza delle rispettive avversarie ha comunque inciso sugli episodi cardine che hanno deciso i confronti. La marcatura di Fiore, domenica al “San Vito”, come la punizione di Cocuzza al “Guariglia” contro la capolista. In 180 minuti l’Agropoli si è misurata con le due squadri principe del girone e con una delle compagini, il Licata di Pippo Romano, più in forma e che al “Dino Liotta” difficilmente stecca. Il peccato è nel non essere riusciti a centrare almeno un punto, che sarebbe stato pesante e da porre sul tavolo di gioco, quello che interessa adesso numerose formazioni del raggruppamento, perché un eventuale successo domenica contro il Ragusa risucchierebbe nel discorso play-out anche gli azzurri, mentre sono ufficialmente entrati nel lotto sia il Paternò che la Vibonese.

SERIE D GIRONE I, VALZER DELLE PANCHINE E NEGLI ATTACCHI

Torna tutto come prima a Montalto. Si è chiusa la parentesi di Pierantonio Tortelli sulla panchina della matricola calabrese. Matura un nuovo esonero nel girone I della serie D. Torna Franco Giugno, allontanato a sorpresa il 23 dicembre scorso, all’indomani della sconfitta interna di Paola contro il Palazzolo Acreide. Allora il Comprensorio Montalto era in piena zona play-off. Poi, invece della scossa voluta dalla società, l’approdo di Tortelli ha fatto piombare nella crisi i calabresi. Due pareggi e due sconfitte, questo il bilancio dell’ex allenatore del Cittanova Interpiana con il Montalto che non vince dal 16 dicembre, quando espugnò Paternò. Ma a tenere banco nel raggruppamento è anche il valzer di attaccanti già arrivati o che arriveranno soprattutto nelle rose delle concorrenti alla permanenza. Si è mosso bene il Palazzolo Acreide con Mazzeo e Sarli, come la Pro Cavese che si era già assicurata Incoronato e Varriale e che nel frattempo ha preso a centrocampo l’ex Gelbison Borsa. Il Sambiase si gode le tre reti in quattro partite di Savasta, preso dalla Nissa, ed il Noto in grande ripresa esulta per i timbri dell’ex Ebolitana Pignatta. L’Acireale, leggendo le dichiarazioni della società, starebbe però pensando al gran colpo, al nome ad effetto. I granata, dopo essersi assicurati l’esperto bomber campano Romano e aver preso Rabbeni dal Savoia, con l’ex attaccante bianco scudato autore di quattro reti in due partite, sono sulle tracce di David Suazo, l’honduregno che ha fatto le fortune del Cagliari, approdando anche all’Inter. Che si tratti di fantacalcio o meno lo scopriremo in questi giorni. Intanto, in questo valzer l’unica a non danzare è stata l’Agropoli, che un bomber di spessore in rosa lo ha già, ma non riesce a sbloccarsi. Parliamo di Peppe Mallardo, con la società che nelle scorse settimane ha rescisso con Pasquale Carotenuto, autore di ben sei reti e provò ad ingaggiare Gaetano Pignalosa e che adesso punta tutto sul ritorno al gol dell’ex Battipagliese per essere al passo con le altre. 



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