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DODICESIMO STOP
DODICESIMO STOP
Napoli Basket ‘in autogestione’ ko a Varese: ad Dalla Salda assente alla gara
Carmelo Prestisimone
29 dicembre 2024 10:18
Eye
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VARESE. I numeri inesorabili spiegano le ragioni della dodicesima sconfitta di Napoli (89-86). I punti subiti da Varese sfiorano dunque il novantello, ancora troppi evidentemente e stretti parenti degli score impietosi incassati dagli azzurri fino ad oggi. Le percentuali tra campo e lunetta non sono affatto brillanti: I campani hanno tirato dall’arco con il 27% e nei liberi non hanno raggiunto neanche il 66%. Bastava probabilmente che il signor Pullen infilasse 2 delle 10 triple scoccate e fallite per magari spuntarla. E invece “Giacobbe” a Masnago non si è confermato il profeta del derby. A 150” dalla fine Napoli aveva il muso avanti (80-79) per la tripla di Green e una penetrazione di Pullen prima che Alviti con 5 punti di fila non riportasse l’inerzia verso i lombardi. Certo i partenopei sono vivi, si sono battuti bene ma hanno pagato il background nefasto che toglie certezze nei momenti cruciali ad una squadra che aveva bisogno come il pane dei 2 punti contro una diretta concorrente per la salvezza. Bene Zubcic e Green, 21 e 20 punti. Bravo anche Bentil - 22 punti, 10 rimbalzi e 3 assist - che poteva dare la stoccata al team di Mandole sul gong per una proroga all’overtime. L’apprezzamento per quella resilienza mostrata oggi a Varese lascia difatti il tempo che trova perché sempre oggi, come da qui fino alla fine del campionato, in un modo o nell’altro contavano e conteranno solo i due punti. E quelli sono andati ora e comunque a Varese nonostante le occasioni, tra doppie e triple chances sotto i tabelloni, offerte sul mesale dei campani. Hands, nomen omen, ha fatto una partita totale con 27 punti ed il 50% dal campo. E’ stato dominante anche per la fragile consistenza del pacchetto esterni di Napoli. Pangos, Pullen e Green sono sì grandi attaccanti ma non proprio dei guardiani a difesa del proprio canestro. Scorrere alla voce penetrazione subite dal nuovo innesto Bradford che cosa sia successo. Sabato la sfida a Fuorigrotta contro Tortona presenterà una nuova occasione per guadagnare i crediti di una eventuale permanenza. Una cosa è certa: man mano che il tempo passa si chiudono i margini per sperare nella salvezza soprattutto dopo la dodicesima sconfitta. Il fuocherello è sempre più flebile ed occorre un bel po di carbone per colorirlo. Nel parterre mancava l’onnipresente ad Dalla Salda. C’era il presidente Federico Grassi ma praticamente senza nessun manager al fianco visto l’esonero recente di Pedro Llompart e le dimissioni conseguenti del ds Liguori. Ad ogni modo un punto di partenza per una Napoli, messa così male in classifica, sarebbe quella di non steccare quanto meno gli incontri casalinghi come il prossimo. Facile a dirsi ma sarà pur vero che in qualcosa questa squadra deve poter credere per condurre un andamento in campionato dignitoso…



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